Si è conclusa ieri la settimana di didattica integralmente laboratoriale Urban Lab organizzata dagli insegnanti per le bambine e i bambini della scuola primaria Carlo Urbani dell’Istituto comprensivo Badaloni di Recanati.
Sono stati giorni davvero speciali ed entusiasmanti in cui è stata rivoluzionata la routine quotidiana: ogni mattina, dopo essersi predisposti al lavoro grazie yoga educativo in continuità con il progetto di plesso, gli alunni e le alunne, in base ai colori loro assegnati, si sono suddivisi e ritrovati in classi miste per età, allo scopo di sperimentare il riciclo della carta per dar vita a nuovi fogli, realizzare oggetti in cartapesta, creare “bottigliofoni” per una full immersion musicale, fare esperienza di ascolto musicale con brani eseguiti dal vivo, sperimentare la comunicazione radiofonica, scrivere creativamente ed anche scoprire o riscoprire il quartiere Castelnuovo, in cui la scuole è ubicata.
«Tutte le attività – scrive la scuola in una nota – di tipo operativo-sperimentale, sono state pensate per far prendere consapevolezza agli alunni della bellezza dell’essere una comunità viva; ogni proposta offerta è stata l’occasione per imparare concretamente e in prima persona i diversi aspetti dello stare bene insieme in un’ottica inclusiva e per lavorare nei gruppi misti, formati da bambini dalla prima alla quinta, che ha reso evidente come la diversità sia una ricchezza: è stato fantastico vedere i “grandi” guidare i “piccoli” e viceversa i “piccoli” attivarsi per stare al passo con i “grandi”.
La scelta dei docenti di offrire alle alunne e agli alunni questo tipo di esperienza è nata dalla consapevolezza che si impara con maggiore facilità attraverso il fare concreto, per mezzo di un percorso fortemente connotato dal punto di vista emotivo, relazionale ed affettivo. Far emergere le conoscenze che ogni persona possiede attraverso il fare insieme e il mettersi in gioco usando differenti i linguaggi espressivi si è rivelata una bellissima scoperta per gli alunni e le alunne, ma anche per tutti gli insegnanti.
Proprio nell’ambito dell’ampliamento ed arricchimento di questa settimana, mercoledì 19 febbraio tutta la scuola ha incontrato online, bambini, bambine, ragazzi e ragazze del Centro del Sorriso dell’Etiopia dopo due anni di collaborazione con i frati missionari del Convento dei Cappuccini di Recanati.
Un’esperienza da ripetere ed ampliare per andare incontro alle nuove esigenze della scuola del terzo millennio, nella consapevolezza che «a scuola – come scriveva Mario Lodi – i bambini possono imparare a vivere ogni giorno da cittadini liberi e responsabili. Alla filosofia del consumismo e dell’arrivismo noi possiamo contrapporre la collaborazione, la cooperazione, la solidarietà, la non-violenza. Se riusciamo a collaborare con i colleghi docenti, riusciremo a creare anche per i bambini il clima ottimale nel quale sentiranno se stessi protagonisti, gli altri come amici, e la diversità come arricchimento».