
Al Convitto Leopardi di Macerata c’era grande attesa e, finalmente, nel mese di febbraio la lieta notizia è arrivata: è nata la pronipote di Pina la Stecchina. Un nuovo piccolo insetto stecco ha fatto il suo ingresso nello speciale angolo di natura della scuola, portando con sé tutta la meraviglia della vita che continua.
«Tutto ebbe inizio qualche anno fa – scrive la scuola in una nota – quando il professor Alessandro Blasetti, illustre biologo e paleontologo dell’ateneo camerte, responsabile del Polo Museale di Camerino, nel corso di alcune lezioni laboratoriali sulla natura, decise di donare alla scuola primaria del Convitto Nazionale un insetto stecco. I bambini e le bambine, affascinati da questa creatura straordinaria, le diedero il nome di Pina la Stecchina. Poco dopo, arrivò la sua compagna Lina, e da allora, il Convitto Leopardi è diventato la casa di una piccola e affettuosa comunità di insetti stecco, vere e proprie mascotte dell’Istituto.

Nel corso degli anni, questi delicati insetti hanno trovato il loro spazio tra banchi e librerie, diventando parte integrante della vita scolastica. I bambini e le bambine hanno imparato a prendersi cura di loro, osservandoli con curiosità e rispetto, e scoprendo così il meraviglioso mondo degli insetti. È proprio grazie a questa attenzione e dedizione che oggi possiamo festeggiare la nascita di una nuova piccola Stecchina».
È la maestra Barbara Bacaloni a prendersi cura di loro con grande amore e impegno, guidando i bambini e le bambine in questa affascinante scoperta della natura.
Poi, con la primavera, arriverà anche un momento speciale: verrà data la libertà alle Stecchine, permettendo loro di tornare nella natura. Verranno conservate però con attenzione le loro uova, così da essere pronti ad accogliere le nuove classi prime con una nuova generazione di insetti stecco.

«Osservare da vicino questi straordinari esseri viventi – prosegue la nota – ci insegna tanto sulla natura e sul rispetto per ogni forma di vita. Il Convitto Leopardi, con la sua ormai storica colonia di insetti stecco, è un esempio di come anche la scuola possa diventare un luogo di scoperta e di connessione con il mondo naturale.
Anche quest’anno il professor Alessandro Blasetti ha impreziosito il percorso didattico del Convitto Nazionale con lezioni coinvolgenti per le classi quarta e quinta primaria e, a breve, sarà di nuovo a scuola con i bambini di terza. Le lezioni del professor Blasetti sono caratterizzate da un’incredibile capacità di coinvolgere e appassionare i ragazzi, non solo grazie a video e immagini, ma soprattutto attraverso la presenza di animali vivi che il professore porta spesso con sé. Tra i più apprezzati dai piccoli alunni ci sono Lallo, il serpente finto corallo, e affascinanti esemplari di insetti stecco e insetti foglia. Il serpente, con i suoi colori vivaci, rappresenta un esempio di come le onde infrarosse siano utilizzate in natura. L’insetto stecco, insieme all’insetto foglia, è invece un perfetto esempio di adattamento evolutivo, sviluppato per sfuggire ai predatori che li scambiano facilmente per rametti.

«Grazie a queste esperienze, i bambini imparano concetti scientifici e allo stesso tempo sviluppano una connessione profonda con il mondo che li circonda – ha commentato la dirigente scolastica Roberta Ciampechini – Questa nuova nascita ci ricorda l’importanza di un’educazione che stimola la curiosità e l’amore per la natura. Il lavoro svolto dalle maestre in sinergia con il professor Blasetti, che ringrazio sentitamente per la preziosa collaborazione, dimostra proprio quanto sia efficace un approccio didattico coinvolgente e interattivo, non solo per arricchire il percorso formativo degli studenti, ma anche e soprattutto per trasformare la scuola in un luogo vivo di scoperte e meraviglia».
E ora, con l’arrivo della piccola Stecchina, l’avventura continua.








