di Carlo Torregrossa
L’anno del serpente arriva a Macerata, si farà strada lungo le strade del centro storico fino ad arrivare ad un piccolo villaggio cinese in Piazza Mazzini.
Stiamo parlando del Capodanno cinese (Nongli xinnian 农历新年) o Festa di primavera (Chunjie 春节), che ormai da parecchi anni anima il centro storico della città. Organizzato dall’Istituto Confucio di Macerata, «nato per creare un ponte tra la Cina e il resto del mondo. – raccontano Matilde Gambelli e Gaia Greco, due studentesse di lingua, cultura e traduzione letteraria all’Università di Macerata. – Inoltre, quello di Macerata è l’unico Istituto Confucio presente nelle Marche» concludono.
Questo appuntamento annuale, inoltre non sarebbe possibile, senza la dedizione e il lavoro di Daniele Montenovo, direttore artistico, coadiuvato dal direttore Giorgio Trentin e dalla project manager, Alessia Morici.
Ma cosa sappiamo di questa festa? Quali leggende ci sono dietro? Perché si svolge a Macerata?
«Si tratta di una delle festività più importanti presenti nella tradizione cinese – afferma Gaia – Celebra l’inizio del nuovo anno secondo il calendario lunare, essendo tale ogni anno la data è differente». «È un’occasione per riunirsi con i propri cari e amici con l’augurio di un anno più prospero» conclude Matilde.
Perché si svolge a Macerata?
«Macerata, è una città da tempo legata alla Cina, anche grazie alla figura del gesuita Matteo Ricci, ha ormai intrapreso la tradizione di celebrare insieme alla comunità locale il Capodanno cinese tramite l’organizzazione dell’Istituto Confucio in collaborazione con i numerosi studenti di cinese dell’Università di Macerata e altri volontari. Dopo svariati anni dall’inizio di questa tradizione il Capodanno cinese di Macerata è una celebrazione sentita e rispettata non solo dalla comunità cinese ma anche dalla città tutta, segno di una profonda condivisione nata negli anni».
Ad ogni Capodanno cinese corrisponde un segno, come funzionano? E perché?
«Le origini dello zodiaco cinese risalgono a tempi molto antichi. In particolare sono due le leggende che le raccontano.
La prima vede come protagonista Buddha che, sentendo arrivare la sua fine nella terra, chiamò a sé tutti gli animali ma solo 12 accorsero. Per premiare la loro fedeltà, decise di chiamare ogni anno dei dodici anni del ciclo lunare con il nome di uno dei dodici animali, per cui l’ordine in cui arrivarono determina fino ad oggi l’ordine in cui si susseguono i segni zodiacali: topo, bue, tigre, coniglio, drago, serpente, cavallo, capra, scimmia, gallo, cane e maiale.
La seconda leggenda invece narra di come l’Imperatore di Giada, sovrano del Cielo e della Terra, decise di visitare la Terra e, rimasto colpito dalle creature terrestri, ne scelse dodici da portare in Cielo. Anche in questo caso gli animali scelti sono gli stessi che celebriamo ancora oggi e anche in questo caso il loro ordine di arrivo rispecchia quello precedentemente menzionato».
A quale segno corrisponde quest’anno?
«Con la fine dell’anno del drago entreremo nell’anno del serpente, segno zodiacale cinese caratterizzato da astuzia, introspezione e un’innata capacità di superare le avversità».
Come faccio a capire qual è il mio segno?
«Abbiamo visto che ci sono 12 segni in totale che si alternano ogni anno. Ad ognuno corrispondono determinate caratteristiche e qualità ed ogni segno è stabilito dall’anno di nascita secondo il calendario cinese e non secondo quello gregoriano».
Come posso approfondire maggiormente circa i temi che girano intorno al capodanno cinese?
«Se si vuole davvero scoprire con i propri occhi il fascino che questa festività riserva venite il primo febbraio in Piazza Mazzini a Macerata per saperne di più. Tra giochi per i più piccoli, spettacoli di danza, canto e calligrafia, cerimonie del tè e buon cibo siamo sicure che la magia di questa festa vi stupirà. Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sulle pagine social dell’Istituto Confucio».
Oltre a voi dell’Istituto Confucio, chi altro collaborerà al Capodanno cinese organizzato a Macerata?
«Oltre all’Istituto Confucio molti altri collaborano all’iniziativa: l’Università di Macerata, il Comune di Macerata e l’Accademia di Belle Arti».
Come è nato l’istituto Confucio a Macerata?
«Grazie alla collaborazione tra l’Università di Macerata, Hanban – l’ufficio per la promozione della lingua e della cultura cinese del Ministero dell’Istruzione Cinese e la Beijing Normal University. Come ente si rivolge sia a studenti che a lavoratori interessati a conoscere la cultura e la lingua cinesi attraverso corsi di vario genere, ad esempio calligrafia, storia dell’arte della Cina, economia cinese, cinese commerciale e molti altri».
A fine intervista Matilde e Gaia hanno anche rivelato il proprio segno del capodanno cinese «Essendo nate nel 2001 il nostro segno zodiacale è proprio quello di quest’anno: il serpente. – Dichiarano le ragazze, – Auguriamo a tutti un buon anno ma a coloro che come noi condividono questo segno consigliamo di portare sempre con sé qualcosa di rosso per avere la fortuna dalla nostra parte».
Ora non rimane altro che perdersi nelle atmosfere, e nelle sensazioni del Capodanno cinese, nelle quali ci si potrà già immergere venerdì 31, per poi visitare la piccola città cinese, sabato 1 febbraio.