Federico De Rosa, 31 anni, persona autistica non verbale in grado di comunicare con il mondo attraverso la scrittura tramite un personal computer, è stato ospite venerdì nella sala Congressi di Sarnano dell’evento rivolto a tutte le classi “Per il futuro che vorrei: diversamente felice” coordinato dalla dirigente scolastica dei Licei “A. Gentili-V. Tortoreto” di San Ginesio Brigida Cristallo.
Con il tempo Federico si è progressivamente affermato come scrittore e giornalista, autore di testi il cui obiettivo è sensibilizzare descrivendo attraverso le parole la sua realtà, con l’obiettivo di provare a fornire sia un messaggio di speranza alle famiglie sia un insegnamento di integrazione alle generazioni future. Insieme al padre, Federico gira l’Italia portando la sua esperienza per dimostrare che si può essere appunto “diversamente felici”. Federico ed il papà hanno condiviso la loro storia spiegando come sia possibile attivare percorsi per una reale integrazione di tutte le neuro-divergenze nella società.
Studentesse e studenti dell’Istituto hanno dialogato con Federico, ponendogli domande sulla sua vita, i suoi gusti, le passioni, la sua visione del mondo. Felice di interagire con i ragazzi e le ragazze, Federico, supportato dal papà Oreste -a sua volta formatore-, si è raccontato attraverso il pc con estrema sincerità, e la toccante profondità delle sue risposte ha letteralmente catturato l’attenzione degli studenti, attivando con loro una connessione umana immediata, quasi magica.
Il papà ha invitato i ragazzi e le ragazze a visitare il blog personale e il sito ufficiale di Federico, con i riferimenti a libri, articoli, trasmissioni televisive, viaggi e tutti gli scritti inediti. Concludendo l’intervento, ha ricordato ai ragazzi e alle ragazze che dipende da loro “costruire un mondo nuovo” in cui “la diversità sia una ricchezza da scoprire per l’umanità” e non più “esclusione, contrapposizione, guerra”. Perché “la disabilità è negli occhi di chi guarda, è uno sguardo di paura”.
L’evento ha visto anche la partecipazione di Anffas Sibillini, sezione attiva nell’Unione Montana dei Monti Azzurri in provincia di Macerata, con il referente Giuseppe Monaldi, alcuni ospiti e volontari dell’associazione. Monaldi ha presentato alle studentesse e agli studenti dei Licei “A. Gentili-V. Tortoreto” il progetto Il mondo che vogliamo: il villaggio della Casa nel Cuore.
L’iniziativa intende accendere i riflettori sulla quotidianità delle persone con disabilità intellettiva e dei loro familiari. Per loro l’associazione desidera un futuro che permetta lo sviluppo di competenze e abilità, la costruzione di ambiti di autonomia in cui sentirsi accolti e amati, non in uno spazio isolato, delimitato, staccato, ma all’interno della comunità locale. Questo è il sogno di vera inclusione raccontato ai ragazzi e alle ragazze da Monaldi, quello in cui un giorno la Casa nel Cuore non sia solo una casa, ma il centro di un intero villaggio. L’idea è di realizzarlo vicino all’area delle Sae di San Ginesio, trasformandola appunto in un “villaggio protetti”. In chiusura, il referente Anfass ha invitato i ragazzi e le ragazze a riflettere sul fatto che un giorno saranno loro ad accogliere le persone fragili e le diversità, e li ha incoraggiati a “imparare e farsi prossimi”, perché ciò che serve è solo “uno spiraglio di cuore”.
A conclusione dell’incontro, la dirigente scolastica ha ringraziato gli ospiti per i preziosi spunti di riflessione, gli studenti per l’impegno nella comunicazione e la partecipazione attiva, esortandoli a proseguire per portare avanti il cambiamento. Ringraziamenti anche per l’amministrazione comunale di Sarnano per la concessione della Sala Congressi.