Una mattinata ricca di spunti di riflessione ha visto protagonista, venerdì nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, la classe ID del liceo classico Giacomo Leopardi di Macerata. Nell’ambito delle giornate di Evo Tipicità, le studentesse e gli studenti hanno attivamente partecipato, infatti, all’iniziativa nel progetto Pnrr Safina – Vitality – Università degli Studi di Macerata dal titolo “Parole di ieri, parole di oggi: prove per un dialogo oltre l’odio” organizzato per l’Università di Macerata da Francesca Chiusaroli e Maria Laura Pierucci, docenti di Linguistica del Corso di laurea in Mediazione linguistica.
Ad aprire la mattinata i saluti istituzionali portati da Pamela Lattanzi, in rappresentanza del magnifico rettore Unimc, John McCourt, e anche in qualità di coordinatrice del gruppo di ricerca, e da Laura Laviano, assessora alle attività produttive del Comune di Macerata.
Nella prima parte, gli interventi di Rosy Russo, ideatrice del “Manifesto della comunicazione non ostile” e promotrice dell’esperienza di Parole O_stili, di Felicia Logozzo, glottologa docente dell’Università per Stranieri di Siena, con una accurata e vivace analisi delle parole d’odio presenti nei testi classici, greci e latini, e la prospettiva di unire linguistica informatica e intelligenza artificiale per contrastare l’odio on line offerta da Marco Antonio Stranisci, ricercatore dell’Università di Torino e co-fondatore di Aequa-Tech.
La parola è poi passata agli alunni e alle alunne della classe ID. L’idea della collaborazione con il liceo, nata dalle docenti Unimc coordinatrici del workshop, è stata accolta con interesse dal consiglio di classe, che ha ritenuto il tema della comunicazione non ostile un’ottima opportunità per declinare in modo proficuo e significativo il curricolo di educazione civica del terzo anno. Gli alunni hanno, a loro volta, mostrato sin da subito entusiasmo per la tematica e, sotto la supervisione dell’insegnante di italiano, hanno iniziato a lavorare per realizzare degli elaborati che rappresentassero, dal loro punto di vista, le difficoltà ma anche le possibilità offerte dal linguaggio, nella prospettiva di una comunicazione efficace.
Ne sono nati quattro prodotti multimediali: uno su come le diverse generazioni percepiscono il linguaggio ostile, un secondo sul modo in cui i giovani si vedono rappresentati dai mass media, un altro su come sia possibile contrastare la violenza verbale della rete attraverso scelte personali controcorrente e, per finire, un decalogo sulla corretta comunicazione tra giovani.
«Ancora una volta le nostre ragazze e i nostri ragazzi hanno dato prova di essere pieni di risorse – ha affermato la dirigente scolastica, professoressa Angela Fiorillo, salutando i presenti – e non possiamo che ringraziare l’Università per averci offerto questa ulteriore occasione di collaborare con il territorio in una riflessione di forte impatto con le finalità della scuola, che vede l’educazione al rispetto e all’inclusione ormai entrate a pieno titolo nel curricolo».
Molto soddisfatti anche le studentesse e gli studenti che, oltre alla gratificazione per i complimenti ricevuti per i loro lavori, si sono potuti confrontare con una proposta alta, con contenuti scientifici che li ha affascinati.