lunedì, Dicembre 23, 2024

Non c’è pace per i maturandi,
anche quest’anno l’esame cambia
«La prova scritta è ritorno alla normalità»

SCUOLA - Alessia Gramazio, Anastasia Del Monte e Chiara Corradini commentano le nuove disposizioni del Ministero. Preoccupa la seconda prova: «Veniamo da due anni di Dad in cui è mancata molta parte laboratoriale». ASCOLTA LE AUDIOINTERVISTE

 

di Riccardo Gravina e Tommaso Pulin*

«La prima prova è un ritorno alla normalità»: a dirlo è Alessia Gramazio, studentessa del 5D del liceo artistico “Cantalamessa di Macerata commentando le nuove ordinanze relative agli esami di maturità diffuse dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Tra le novità di quest’anno c’è il ritorno delle prove scritte e l’obbligo in presenza sia alle medie che alle superiori. 

«Veniamo da due anni di didattica a distanza, in cui ci sono mancate ore di laboratorio e di pratica. La seconda prova su una materia di indirizzo non ci sembra il massimo» commentano Chiara Corradini e Anastasia Del Monte, anche loro studentesse del 5D dell’artistico nelle loro audiointerviste che puoi ascoltare qui sopra.
Sono loro le prime tre ad intervenire sulle novità introdotte per i maturandi. Nei prossimi giorni anche altri alunni e alunne degli istituti della provincia di Macerata, che si stanno preparando per affrontare la maturità, condivideranno con Cronache Maceratesi Junior le loro opinioni, paure e certezze.
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Per quanto riguarda gli esami di stato quello che sappiamo già è che, per le scuole superiori, avrà inizio il 22 giugno alle 8:30 con la prova scritta di italiano. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi di un testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione e critica su tematiche di attualità. Il 23 giugno ci sarà la seconda prova, incentrata su una specifica disciplina del percorso di studi. Si proseguirà poi con il colloquio, incentrato sull’analisi di un testo o documento scelto dalla commissione (formata da sei professori interni e un presidente esterno), dove il candidato cercherà di dimostrare le proprie conoscenze in Educazione civica. Qui il voto finale resta in centesimi, sempre con la possibilità di ottenere la lode. Saranno inoltre considerati i crediti scolastici fino ad un massimo di 40.

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L’esame delle scuole medie è fissato tra la fine della scuola e il 30 giugno. E’ inoltre confermato che la partecipazione alle prove Invalsi non sarà requisito di accesso. Nell’ esame ci saranno una prova di italiano ed una di matematica, con il colloquio incentrato invece sull’ inglese e sulla seconda lingua comunitaria. Ci sarà anche una parte relativa ad educazione civica. Il voto finale resta in decimi, con la possibilità di raggiungere la lode.

*Riccardo Gravina e Tommaso Pulin, studenti del liceo artistico “Cantalamessa”

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1 COMMENT

  1. SE GLI STUDENTI NON SONO PREPARATI ALLORA RIPETESSERO L’ANNO.
    PER DIPLOMARSI BISOGNA FARE L’ESAME DI MATURITA’.
    SENZA PROVE SCRITTE NON SI PUO’VALUTARE LA PREPARAZIONE.
    Non si può avere tutto regalato,
    Viziati.

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