lunedì, Dicembre 23, 2024

Vecchi pneumatici come vasi,
canti e girotondi
«Così Fontinfiore è da sogno»

RECANATI - Il team dei docenti della scuola dell'infanzia "Aldo Moro" racconta l'esperienza vissuta nella "Settimana dei beni comuni"

fonti_comunita_educante-8La scuola dell’infanzia “Aldo Moro” di Recanati ha adottato lo spazio Fonti Ovest e lo ha trasformato e reso fruibile. E’ il team docenti della scuola a raccontare come è andata. 

«I bambini e le bambine della scuola dell’infanzia Aldo Moro hanno aderito alla “Settimana dei beni comuni” (dal 3 al 9 maggio) promossa dal Centro Culturale Fonti San Lorenzo, per disseminare nella città e nei quartieri, attività educative e didattiche che valorizzino l’elemento comunitario di responsabilizzazione e protagonismo di aree urbane. Gli alunni e le alunne hanno colto l’occasione di adottare lo spazio verde “Fonti Ovest” che si trova di fronte al loro plesso scolastico; lo hanno visitato, osservato, progettato, sognato, intitolato per l’occasione “Fontinfiore” e infine insieme ai volontari del Centro hanno collaborato nel realizzare installazioni che lo rendessero più bello e accessibile a tutti.
fonti_comunita_educante-1Nella giornata di giovedì 6 maggio i bambini e le bambine del plesso hanno raggiunto il parco, hanno posizionato delle fioriere realizzate con vecchi pneumatici ed esposto sui fili tra gli alberi i loro commenti, le loro osservazioni, i progetti e i disegni. Alla presenza del dirigente scolastico Ermanno Bracalente, dell’istituto Comprensivo B. Gigli e dei membri del Centro Culturale Fonti San Lorenzo, i bambini e le bambine hanno rallegrato la mattinata con canti, girotondi e corse all’aria aperta, dando vivacità, colore e movimento ad un luogo poco frequentato. La scuola, rispondendo alla proposta del Centro Culturale Fonti San Lorenzo, si è aperta alla città, credendo fermamente nel recupero degli spazi urbani, dei quartieri e dei parchi. Ha allacciato rapporti costruttivi con il Centro intrecciandosi nella fitta rete educativa e portando il proprio contributo. Inoltre ha sensibilizzato ulteriormente attori esterni alla scuola che hanno contribuito nel rendere migliore la realizzazione del progetto. In tal senso si coglie l’occasione di ringraziare il tempestivo intervento di Giacomo Severini, giardiniere comunale che ha tagliato l’erba divenuta molto alta con l’arrivo della primavera.

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Ne deriva un inevitabile cambiamento nei diversi ruoli del genitore, educatore, docente e bambino: tutti insieme possono giocare una dinamica diversa incentrata sulla trasformazione dell’essere e la messa in campo di azioni di cooperazione e collaborazione, ripensando al territorio come spazio in cui credere, sognare e vivere insieme come comunità educante».

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