L’esperienza e l’entusiasmo di Rancia VerdeBlu, la divisione di teatro ragazzi di Compagnia della Rancia, non si fermano neppure in questa fase difficile che vede i teatri ancora necessariamente chiusi, realizzando appositamente per le scuole una speciale edizione dell’ultimo spettacolo presentato prima dell’emergenza sanitaria.
Nasce così una proposta “a distanza” (l’unica che ci permette di restare vicini) dedicata agli alunni e alle alunne della scuola primaria, per tenere sempre alti l’interesse e la passione per il teatro, in attesa di poter tornare “dal vivo”, attraverso una selezione dei brani dello spettacolo “La testa del chiodo”, appositamente studiati per mantenere l’attenzione dei bambini anche in video e per permetterne l’interazione.
Le parole delle filastrocche di Gianni Rodari, di cui nel 2020 abbiamo festeggiato il centenario della nascita, messe in musica nel 1994 da Virgilio Savona e Aldo Passarini, sono il filo conduttore dello spettacolo.
Parole e musica coniugano l’assoluta necessità per i bambini di spaziare liberamente con la fantasia: ed ecco che Vestito di Arlecchino si veste di una marcetta un po’ clownesca , Calamaio di un languido valzer dal sapore parigino e Girotondo di tutto il mondo di un incalzante ritmo di samba degno del Carnevale di Rio.
Quattro scolari trascorrono un’intera mattinata in biblioteca, ma grazie a una maestra un po’ particolare, la stanza dei libri si trasforma in una scatola magica: sul palcoscenico, filastrocche, canzoni e giochi prendono vita in un susseguirsi di bizzarre situazioni.
Un appuntamento per non perdere la buona abitudine all’esperienza teatrale per i più piccoli: dal 24 al 27 marzo, in orario scolastico dalle 8 alle 16, sarà possibile vedere una selezione dello spettacolo, di circa 40 minuti, fruibile anche attraverso le modalità di didattica a distanza. Le riprese sono state fatte appositamente lo scorso 7 marzo, nel pieno rispetto dei protocolli sanitari vigenti per garantire la massima sicurezza di lavoro, al Teatro Vaccaj di Tolentino, sede storica di Compagnia della Rancia.
Le date non sono state scelte a caso, ma legano due importanti ricorrenze: la Giornata per la Promozione della Lettura (il 24 marzo) e la Giornata Mondiale del Teatro (il 27 marzo). Parole, storie, musica ed emozioni si uniscono per guardare al mondo e al futuro dei più piccoli con speranza e fantasia.
Gli insegnanti che aderiranno all’iniziativa, completamente gratuita, avranno a disposizione una “Guida alla visione”, per preparare alcune attività e proseguire l’esperienza con i bambini anche dopo la visione del video; riceveranno un link diretto per la visione nel giorno prescelto e potranno condividere lo spettacolo tramite il loro schermo sulla piattaforma Meet.
Il progetto “Portiamo il teatro a scuola” è stato realizzato anche grazie al sostegno di ASSM Tolentino, che già da diversi anni supporta la rassegna teatrale “A teatro con mamma e papà”, dedicata ai ragazzi e che, in questa situazione particolare, ha voluto confermare il suo impegno al fianco di Rancia Verdeblu.
Si ringrazia, inoltre, il Comune di Tolentino, in particolare l’Assessore alla Cultura, Silvia Tatò, che ha sposato con entusiasmo l’iniziativa con i dirigenti scolastici della città; ma il ringraziamento più forte va a Curci Editore, che fin da subito ha abbracciato questo progetto, permettendoci di realizzarlo.
NOTE DI REGIA
Gianni Rodari ha fatto parte della mia formazione fin da quando, molto tempo fa, ho iniziato a interessarmi al teatro per, con e dei ragazzi. La poetica di Rodari abbraccia un campo molto ampio, il campo della cultura. Parlando ai bambini insegna agli adulti: trova il modo di parlare ai bambini di qualsiasi argomento attraverso la parola, scritta, letta, in prosa, in versi o – come nel nostro spettacolo “La testa del chiodo” – cantata.
Ci esorta a usare quel dono della nostra mente che è la fantasia, ma soprattutto ci insegna a utilizzarla non come strumento di evasione dalla realtà bensì come una chiave di lettura della stessa.
In questo senso, “La testa del chiodo” vuole essere il nostro contributo a diffondere questa poetica anche attraverso il teatro, caro a Rodari. Egli lo ha sostenuto e praticato anche direttamente con i bambini, promuovendo sempre la ricerca e lo sviluppo del loro senso critico, attraverso il gioco e le modalità di espressione autentiche tipiche dell’infanzia.
Se genitori e insegnanti troveranno in questo spettacolo musicale la chiave per parlare ai bambini con fantasia, questo sarà per noi il segno di aver svolto pienamente il nostro lavoro.
Ada Borgiani