La seconda edizione del progetto Build The Future, il progetto di educazione e prevenzione alle varie forme di dipendenze rivolto alle giovani generazioni realizzato nelle scuole primarie e secondarie di primo grado della città, promossa dal Comune di Macerata in partnership con il Dipartimento delle Dipendenze Patologiche dell’Asur AV3 e in collaborazione con l’associazione Glatad Onlus, ha raggiunto gran parte dei suoi obiettivi, nonostante l’emergenza sanitaria abbia impedito la realizzazione del festival e delle “trasformazioni” dei luoghi cittadini scelti dagli alunni e dalle alunne.
«Il progetto, messo in campo da due anni, persegue un importantissimo obiettivo di prevenzione nei confronti delle dipendenze patologiche come droga e alcool – interviene l’assessore Mario Iesari -. Si propone infatti di favorire nelle classi di età più giovani lo sviluppo delle capacità personali che evitino la ricerca delle facili scorciatoie per affrontare sfide e problemi che la vita mette di loro di fronte. Gli aspetti qualificanti del progetto sono quindi il target di riferimento che include anche gli scolari e le scolare delle ultime classi delle elementari e gli studenti delle medie inferiori e l’alto numero di giovani coinvolti, più di 500 quest’anno. Mi auguro proprio che questo progetto possa continuare a dare i suoi frutti anche nei prossimi anni»
I ragazzi e le ragazze delle ultime classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado cittadine sono stati coinvolti in un viaggio alla scoperta di se stessi e dei propri compagni allo scopo di immaginare e costruire insieme un bagaglio pronto per affrontare qualsiasi tipo di sfida. Quando è stato scelto per questa seconda annualità il tema della paura del cambiamento per le cosiddette “classi ponte” l’obiettivo era quello di potenziare le competenze degli studenti, le cosiddette life-skills, e valorizzarne le capacità. Le attività nelle classi, in questa seconda edizione, hanno stimolato riflessioni profonde relative alle paure interiori e alle emozioni ad esse connesse, incoraggiando i ragazzi ad apprezzare e valorizzare le proprie caratteristiche e capacità personali quali strumenti più preziosi per superare ogni ostacolo lungo il percorso della crescita.
Non si poteva certo immaginare che la prima vera sfida in questo senso, ossia la capacità di adattamento al lockdown, fosse davvero dietro l’angolo. L’emergenza sanitaria ha sicuramente rappresentato una sfida impattante per i bambini e i ragazzi, rivelando in maniera ancor più evidente il valore strategico di progetti di prevenzione e cura (intesa come attenzione, ascolto e dialogo) rivolti alle fasce più giovani.
Altro elemento qualificante di questa seconda annualità, in riferimento alle primarie, è stato il coinvolgimento diretto di insegnanti e genitori, quali punti di riferimento per i più piccoli,che ha fatto luce anche sulle paure degli adulti e sull’importanza delle responsabilità educative di tutta la comunità educante.
Affrontare questo viaggio è stato un atto di coraggio, non è semplice saper riconoscere le proprie incertezze e insicurezza e farne nuova forza mettendo in campo le proprie qualità, ma la missione è stata compiuta!
Condividere e disseminare i risultati delle attività svolte nelle classi è parte integrante del progetto, per continuare a riflettere e costruire insieme una città che sappia sempre prendersi cura dei più giovani. La videomaker Alia Simoncini ha raccontato il viaggio BTF 2020 in una serie di episodi che ci accompagneranno durante l’estate e ricorderanno ai ragazzi e alle ragazze il percorso svolto. I video, a partire da oggi, saranno pubblicati sui social Facebook, Instagram YouTube e sito di Build the Future www.buildthefuture.it e nella pagina Facebook del Comune di Macerata.
Un grazie particolare, tra le scuole coinvolte, va alle dirigenti dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri e del Convitto Nazionale Giacomo Leopardi per aver permesso la realizzazione di questi piccoli “documentari” e a studenti, insegnanti e genitori della classe V A della Scuola IV Novembre e della classe III C del Convitto che ne sono protagonisti.
Nulla è davvero finito: i protagonisti Build The Future vivranno una fase di passaggio nella loro crescita, ora inizia un altro viaggio sulle orme di ciò che è stato condiviso, per spiccare di nuovo il volo.