mercoledì, Dicembre 25, 2024

«La pace va apprezzata e preservata,
l’unica guerra da fare
contro l’odio e l’egoismo»

CAMERINO - Studenti e studentesse hanno celebrato l'Unità d'Italia e le Forze Armate. Il messaggio del vicesindaco Lucia Jajani: «La conoscenza della storia, della cronaca di quegli anni terribili e degli avvenimenti riferiti a conflitti che ancora oggi ci coinvolgono, è importante per non ripetere gli errori del passato»

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A Camerino la cerimonia per la festa dell’Unità nazionale con studenti e studentesse

Questa mattina a Camerino ha avuto luogo la commemorazione dell’Unità nazionale ed è stata celebrata anche la giornata delle Forze Armate. Presenti studenti e studentesse, dai più piccoli della scuola primaria agli adolescenti dei licei. Alla cerimonia, dallo stile semplice e sobrio, hanno presenziato anche e associazioni combattentistiche e dei reduci di guerra, i comandanti delle forze dell’ordine locali e i diversi corpi che prestano servizio in città. Nel corso dell’evento è stata deposta una corona di alloro sotto il monumento in piazzale della Vittoria, di fronte all’ingresso della Rocca Borgesca.

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A rivolgersi direttamente ai ragazzi e alle ragazze, il vice sindaco Lucia Jajani, presente in rappresentanza dell’amministrazione comunale, la quale ha tenuto a sottolineare e ricordare l’importanza della giornata: «Ho pensato di rivolgermi a voi ragazzi, alle nuove generazioni, futuri cittadini adulti con la responsabilità di guidare questa nostra Italia, per la quale si sacrificarono in tanti, tra cui giovani come voi – ha affermato il vice sindaco – Gli avvenimenti della storia che oggi ricordiamo, li leggete e studiate sui libri, oppure li avete ascoltati dai nonni e dalle persone più adulte. La Prima guerra mondiale segnò la morte di quasi 700mila italiani ed oltre un milione di mutilati. A quella guerra ne sono seguite purtroppo altre, ed in alcune parti del mondo, ancora oggi si vive in trincea». Secondo la Jajani, è fondamentale che i giovani imparino dalla storia: «La conoscenza della storia, della cronaca di quegli anni terribili e degli avvenimenti riferiti a conflitti che ancora oggi ci coinvolgono, è importante per non ripetere gli errori del passato».

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In seguito, il vicesindaco ha anche ribadito l’importanza della presa di coscienza dell’odierna guerra sotterranea al diverso: «Siete giovani ed il desiderio e dovere di noi adulti è farvi crescere in un mondo di pace, ma ricordate che la pace è un bene che va quotidianamente apprezzato e preservato, non solo dai governanti, ma anche da ciascuno di noi, da tutti i cittadini. Ci sono tante forme di guerra, non solo quella con le armi. C’è la continua, quotidiana lotta verso tutto ciò che riteniamo essere diverso – ha affermato – contro il quale assumiamo atteggiamenti di esclusione e discriminazione; ci sono i comportamenti di prepotenza dei bulli che tramite furberie e soprusi puntano alla sopraffazione del più debole».

La Jajani ha concluso, infine, incoraggiando studenti e studentesse ad essere i primi a combattere con coraggio e fermezza la battaglia dell’egoismo e dell’odio: «Questa è la guerra che dovete combattere, contro l’egoismo, l’indifferenza, la prepotenza, utilizzando come armi i più profondi valori di altruismo, libertà, democrazia e giustizia, che dovranno essere di ispirazione ai vostri comportamenti».

 

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