Oltre un centinaio le persone che ieri hanno invaso in una torrida giornata estiva il piccolo borgo di Vallato a San Ginesio insieme ai bambini e bambine dell’Agrinido della Natura per visitare la mostra fotografica che documenta il terzo anno di attività in emergenza all’interno della tenda yurta, dopo i terremoti del 2016. La mostra fotografica “Oltre i muri. Case, cammini e paesaggi sconfinati” è stata allestita negli spazi che una volta erano le case del borgo, oggi demolite. La visita all’itinerario di immagini e colori, seguendo le tracce di educazione alla resilienza nello 0/6, si è svolta con una passeggiata narrativa accompagnati dai bambini e dalle bambine protagonisti dell’anno scolastico 2018-2019, insieme alle loro educatrici.
La giornata all’Agrinido della Natura di San Ginesio è proseguita poi con la tosatura delle due pecore, Gustavo e Mirta, e la toilette degli asini, Pon Pon, Spirit e Virgola, le vere mascotte di questo speciale centro per la prima infanzia all’interno di una azienda agricola immersa nella natura del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Dopo il pranzo curato dai genitori dei bambini è stato realizzato il laboratorio dei “Mattoni d’inciampo” con terra, ghiaia e paglia sono stati costruiti i mattoni creativi per realizzare un’opera collettiva sulla memoria del terremoto, immaginando la futura scuola attesa oramai da tre anni.
I bambini e le bambine hanno voluto rilanciare con questa giornata di festa il loro appello per la ricostruzione delle strutture del loro nido e scuola dell’infanzia, nel terreno già donato al Comune dai loro genitori, dalla Società agricola “La Quercia della Memoria” e dalla solidarietà nazionale di tante Associazioni, gruppi e singoli cittadini. La seconda tappa della ricostruzione è stata oggi la donazione al comune di San Ginesio del progetto esecutivo delle nuove strutture ma adesso è necessario trovare le risorse finanziarie pubbliche e private per poter iniziare i lavori della vera ricostruzione.
La responsabile dell’Agrinido Federica Di Luca, ricorda che «è stato avviato un lungo confronto con la Regione nelle persone del governatore Luca Ceriscioli e della vicepresidente Anna Casini, per identificare i possibili finanziamenti attivabili per la ricostruzione, ma oggi nulla è ancora certo e garantito. Insieme ai genitori dei bambini e all’amministrazione comunale di San Ginesio proseguiremo con tenacia lungo la strada in salita della ricostruzione di questa scuola, perché non può essere considerata normale la prospettiva di un quarto anno scolastico all’interno della tenda yurta per i nostri 22 bambini e bambine».
Questa giornata è stata anche l’occasione per la presentazione del progetto d’innovazione “Il pensiero montessoriano in agricoltura sociale”, finanziato dalla Misura 16.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione, nell’ambito dei Partenariati Europei per l’Innovazione in agricoltura, e del progetto “QUIsSI CRESCE!” selezionato da “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, con capofila il comune di Macerata.