mercoledì, Dicembre 25, 2024

«Scuola di danza e musica
nella chiesa di San Francesco»:
il “Corridoni” premiato alla Camera

CIVITANOVA - Gli alunni e le alunne della classe 4^ dell’indirizzo Costruzioni hanno partecipato al concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”

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La premiazione del “Corridoni” a Roma

Gli alunni e le alunne della classe 4^ dell’indirizzo Costruzioni dell’Itcg “F.Corridoni” di Civitanova  premiati a Roma per il Concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità”.
Il 5 giugno alla Camera dei Deputati la classe 4^ dell’indirizzo  Costruzioni e Territorio dell’ITCG ‘F. Corridoni’ di Civitanova è stata premiata nell’ambito del Concorso nazionale “I futuri geometri progettano l’accessibilità” per il progetto dal titolo ‘Una nota di Solidarietà’, secondo classificato nella Sezione “Strutture per il tempo libero”.
Il Concorso, bandito dalla Fiaba Onlus in collaborazione con la Direzione generale per lo studente, il Miur, il Consiglio nazionale geometri e geometri laureati e patrocinato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dalla Cassa Geometri e dall’Ente Italiano di Normazione, era rivolto alla presentazione di progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche, secondo i principi dell’Universal Design e della Total Quality.
Allo stesso, quest’anno, hanno preso parte più di 50 Istituti secondari di II grado con indirizzo Costruzioni e Territorio, provenienti da tutte le regioni d’Italia.
Da anni l’Architettura Sostenibile opera nella costruzione e ristrutturazione di società, prodigate alla difesa dei diritti dell’uomo e della natura, in cui tutti possono sviluppare le proprie potenzialità e condurre una vita serena e soddisfacente; perciò ogni cittadino ha il diritto di poter usare risorse e servizi disponibili. Ciò viene costantemente ostacolato dalla presenza di barriere architettoniche, che devono prontamente essere eliminate.
Proprio per questo motivo la classe 4^N dell’Itcg di Civitanova, ha accettato con grande entusiasmo la proposta di partecipare al Concorso, scegliendo di al complesso di San Francesco, posto nel centro storico del centro abitato di Civitanova Alta, a pochi passi dalla piazza principale.
Sorta nella zona centrale della Città Alta intorno al XII secolo, la chiesa di San Francesco, precedentemente alla sua trasformazione ad inizi del ‘700, presentava una decorazione romanico-gotica sui fianchi, un portale gotico in pietra, una torre campanaria e tre cappelle dedicate a S.Tommaso, S.Stefano e S.Carlo Borromeo. Durante il corso dei secoli il complesso, con particolare riferimento ai locali posti intorno al chiostro, ha perso l’originaria destinazione per divenire prima edificio pubblico, poi rifugio per i profughi, poi ancora Tribunale con carcere annesso ed infine sede dell’ufficio tecnico del Comune di Civitanova Alta.
Un complesso ricco di storia interessantissimo dal punto di vista architettonico, ma isolato dalla città, quasi inaccessibile: un’unica porta di ingresso dotata di pesante cancellata e finestre protette da grate metalliche.
Il progetto ‘Una nota di solidarietà’, ideato dalla classe 4^N coadiuvata nel rilievo dagli alunni e dalle alunne della classe 3^N, mira ad eliminare le ‘barriere fisiche’ e ‘gli ostacoli concettuali’ accertati nell’immobile, proponendo l’apertura dell’edificio alla collettività con l’inserimento al suo interno di una scuola di danza e di una di musica, stravolgendo la sua ex funzione detentiva, mettendo in luce il patrimonio artistico, culturale e sociale della Città Alta e promuovendo nuove forme d’espressione di libertà e arte.
Nel progetto è stata prevista la realizzazione di nuovi ingressi (nel fronte posteriore) e un ampliamento di quelli già esistenti, l’eliminazione di tutte le barriere architettoniche, l’installazione di percorsi tattili semplificati e dotati di luce soffusa per facilitare sia il movimento notturno sia il movimento di persone con disabilità sensoriali (cecità, ipovisione e sordità), la creazione di un Open Space, con l’ampliamento consistente delle destinazioni interne, il posizionamento della scuola di danza al piano primo, con sale da ballo e spogliatoi annessi e della scuola di musica al pian terreno, costituita da aule di insegnamento e registrazione, sale prova e aula concerti.
La progettazione di ‘Una Nota di Solidarietà’, ha notevolmente contribuito alla crescita umana e professionale dei ragazzi ed ha permesso loro di apprendere sul campo le problematiche relative alle varie disabilità, che ogni individuo può quotidianamente incontrare e che, molto spesso, vengono ignorate.
Un grazie agli allievi e alle allieve che hanno saputo, in ogni momento, dare il proprio contributo credendo in quello che quotidianamente facevano, ai docenti che hanno saputo motivare ed accompagnare i ragazzi al raggiungimento delle finalità del progetto, alla Dirigente che ha sempre appoggiato tale iniziativa didattico-progettuale ed infine alla Fiaba Onlus, attraverso il suo presidente Gr.Uff. Giuseppe Trieste, che da anni è impegnato, in campo nazionale, nelle tematiche della disabilità

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