lunedì, Dicembre 23, 2024

Una vita in riva al lago,
Brunori svela i segreti della diga

CICERONE - Da 37 anni al lavoro nell'invaso di Cingoli ha accompagnato in visita i ragazzi e le ragazze del Matteo Ricci di Macerata

 

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La scuola in visita a Cingoli

Porte aperte alla diga di Cingoli. Dopo la pausa invernale, infatti, è ricominciata la stagione delle visite guidate. La prima scuola ospite del lago artificiale più grande della regione è stato l’istituto superiore Matteo Ricci di Macerata. Le classi terza, quarta e quinta sono state ricevute in questi giorni dal custode Domenico Brunori che ha guidato i 54 ragazzi e i quattro docenti alla scoperta dei segreti del lago e della diga.  «Calarmi nei panni di ‘cicerone’ mi emoziona ogni volta – sono le parole di Brunori, da sempre occhi, orecchie e voce della diga -.Il lago, il fiume, i boschi e la meravigliosa natura di qui sono la mia vita. Nel 1982, a 22 anni, ho iniziato a lavorare alla costruzione di questa struttura insieme ad altre 250 persone, quasi tutte del posto. Il cantiere, commissionato dal Consorzio, lavorava 24 ore al giorno. Costò 113 miliardi di lire. Eravamo suddivisi in tre turni, terminammo nel 1987 dopo oltre cinque anni. Da quel momento non me ne sono mai andato. Insomma, ho dedicato a questa diga tutta la mia vita e sono sempre felice di farla conoscere alle nuove generazioni».

La diga di Cingoli, «una delle ultime costruite nel centro Italia, tra le più all’avanguardia nel Paese –  precisa Brunori – offre in effetti moltissimi spunti, sotto il profilo naturalistico e dal punto di vista ingegneristico. Fu costruita per l’approvvigionamento irriguo e potabile di tutta la vallata del Musone fino al mare. E’ dotata di un potabilizzatore, anche questo visitato dai ragazzi, che attraverso vari passaggi filtra l’acqua fino a renderla perfettamente pulita». La costruzione della diga ha cambiato completamente l’aspetto della zona: «Negli anni ’70 e ’80 ricordo bene che qui c’era solo pastorizia e soprattutto non esistevano percorsi o infrastrutture che valorizzassero il luogo. Non c’erano ristoranti, strutture ricettive, nulla. Grazie al lago, invece, questa zona è diventata turistica. Oggi ci sono bed and breakfast, trattorie, agriturismi e anche il parco Cingoliavventura realizzato dal Consorzio, che ogni estate accoglie tantissimi visitatori, soprattutto bimbi, e dà lavoro a diverse persone. E’ possibile fare un tour con il nostro bus elettrico, che abbiamo aperto anche agli studenti della scuola di Macerata. Inoltre si possono visitare il ponte romano dell’Intagliata e l’antichissimo mulino Bravi, ancora a pietra. Le scuole e i gruppi che vogliono venirmi a trovare sono i benvenuti: possono contattare il Consorzio di Bonifica delle Marche, al resto penserò io. Jolly, il setter irlandese amatissimo dai visitatori, farà gli onori di casa».

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1 COMMENT

  1. Un “Cicerone” dal quale prendere, prima di tutto, la passione. Una visita da raccomandare, per conoscere Domenico e tutta la ricchezza dei luoghi.
    Un sentito grazie, dai ragazzi e dai docenti del corso ambientale, insieme alla Dirigente del Matteo Ricci, a Domenico, e a Mirko Montecchiani, che si è prestato, con la solita generosità, per condividere con i ragazzi le sue ricerche sul valore ed il significato dell’acqua, per le popolazioni di tutto il mondo

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