di Arianna Veroli, Ludovica Menghi, Rebecca Bordoni e Lorenzo Rastelli*
(Foto Chiara Cognini)
Noi alunni e alunne del liceo artistico e stagisti di Cronache Maceratesi, abbiamo avuto l’opportunità, nei giorni di Alternanza, di visitare la mostra di Lorenzo Lotto nello storico Palazzo Buonaccorsi a Macerata. Ad aspettarci all’entrata c’era Carlo Scheggia, la nostra guida, che ci ha presentato l’esposizione.
Il palazzo è finemente decorato in stile barocco, ospita opere dell’artista veneto, provenienti da tutto il mondo. Nel 1506 si fermò nelle Marche, invitato dai domenicani di Recanati, trovando un territorio ricco e affascinante. Qui terminò il polittico per la chiesa di San Domenico.
All’entrata della mostra, vi sono stendardi raffiguranti immagini biografiche su Lorenzo Lotto, accompagnate dalle sue opere più famose. Nella stanza successiva vi sono documenti storici e schermi interattivi con le relative informazioni. Il suo stile pittorico si caratterizza principalmente per i suoi colori vivaci, i tratti bizantini (come le lumeggiature in oro e pietre preziose), orizzonte alto e dalla ripetitività delle figure, come ad esempio San Girolamo.
Alcuni dipinti sono inediti, come la “Venere adornata dalle Grazie” di collezione privata, pubblicata da Zampetti nel 1957 e rimasta all’oscuro per sette decenni, l’opera è stata restaurata con una minuziosità tale, da attirare l’interesse dell’osservatore. Essa si presenta splendida, con la sua atmosfera eterea. Un altro aspetto curioso della mostra è la cornice vuota della famosa “Madonna di Osimo” realizzata da Lotto intorno agli anni 30’ del 500 e rubata dalla chiesa dei minori osservanti nel 1911, lo stesso anno del furto della Gioconda. A differenza del capolavoro leonardesco, il dipinto non fu mai recuperato e la sua assenza, produce agli occhi di chi guarda, una sensazione malinconica e inquieta.
Alla fine della visita di questa mostra, è inutile dire che le emozioni che si provano sono contrastanti, da un lato rimane il ricordo della pittura acida e inquieta di Lotto, dall’altro lato, un pensiero va al territorio marchigiano, che nonostante colpito dal sisma, mostra le sue ricchezze e bellezze.
*Arianna Veroli, Ludovica Menghi, Rebecca Bordoni e Lorenzo Rastelli, 4D del liceo artistico “Cantalamessa”. Articolo realizzato nell’ambito del progetto di Alternanza scuola lavoro