lunedì, Dicembre 23, 2024

Cesare Bocci e Daniela Spada al liceo
tra commozione e coraggio

MACERATA - L'attore e la compagna hanno ripercorso la loro storia davanti a studenti e studentesse del "Cantalamessa". FOTO

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Daniela Spada e Cesare Bocci al Liceo Artistico

 Una platea attenta e partecipe di studenti, studentesse e insegnanti del Liceo Artistico di Macerata, sabato  ha incontrato l’attore Cesare Bocci e la compagna Daniela Spada, presenti in città in occasione della prima nazionale dello spettacolo “Pesce d’aprile”, che vede il popolare Mimì Augello della serie tv del Commissario Montalbano nella veste di protagonista e curatore della regia.

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Accolto da un video di presentazione curato dagli allievi e dalle allieve della scuola, l’artista ha immediatamente rotto il ghiaccio, richiamando le proprie origini e ripercorrendo le tappe di una carriera ricca di soddisfazioni professionali, inseguita con coraggio e determinazione, partendo da un paesino dell’entroterra maceratese, facendosi strada attraverso una dura “gavetta” e rifiutando facili scorciatoie. Il discorso, divenuto ben presto un dialogo serrato con il pubblico, sempre più coinvolto e conquistato dall’atteggiamento cordiale e spontaneo dell’attore, si è poi trasferito sul versante della vita privata e si è trasformato in un divertente e a tratti commovente racconto a due voci, in cui la compagna e l’attore hanno rievocato non solo l’inizio della loro storia d’amore, ma anche la vicenda della malattia che ha colpito Daniela e dello straordinario percorso di rinascita che ne è seguito. A chi domandava come avessero preso la decisione di scrivere il libro,

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“Pesce d’aprile”, che ripercorre le tappe di quella vicenda e da cui è tratto lo spettacolo omonimo, i due hanno risposto che l’intenzione era quella di lanciare un messaggio di speranza e di incoraggiamento a quanti si trovino a dover fronteggiare una situazione del genere. Infine a chi gli ha chiesto come riuscisse a conciliare il lavoro e gli impegni familiari con la partecipazione alle tante iniziative svolte a favore di Anffas Macerata, “Save the children” e dei terremotati delle sue terre, l’attore, con disarmante semplicità ha risposto che in questo non fa altro che vivere secondo un costume acquisito nell’ambiente della famiglia e del paesino in cui è nato e che ciò gli appare perfettamente normale. In conclusione l’attore si è dichiarato disponibile a ritornare per una lettura di poesie e ciò ha reso meno amaro il congedo per quanti, studenti e insegnanti del Liceo Artistico, hanno avuto il piacere di scoprire in lui e nella sua compagna di vita due figure di grande umanità e sensibilità, due persone vere, la cui presenza a scuola sarà ricordata come un evento di grande valore educativo, destinato a lasciare un segno profondo e duraturo.

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