lunedì, Dicembre 23, 2024

«Non è normale che sia normale»:
studenti e studentesse
contro il femminicidio

CAMERINO - Manifestazione contro la violenza di genere questa mattina all'Istituto Tecnico “Antinori”. FOTO/VIDEO

 Al grido “Non è normale che sia normale” gli studenti e le studentesse dell’Istituto Tecnico “Antinori” di Camerino, questa mattina, guidati dal dirigente scolastico Giancarlo Marcelli e dai docenti, si sono uniti a chi manifesta contro la violenza di genere ed in particolare contro il femminicidio in occasione della giornata del 25 novembre in cui in tutto il mondo ricordano le donne uccise e le donne che ogni giorno e in ogni luogo subiscono violenze.

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«Non ci spaventa la cattiveria dei cattivi ma l’indifferenza dei buoni – dice Sara Ricci del 4^ anno del corso Sistemi Informativi Aziendali-  E’ assurdo che ci dobbiamo nascondere per fare l’amore mentre le violenze contro le donne si manifestano alla luce del sole»: chiaro è il riferimento degli studenti e delle studentesse anche alla recente aggressione subita da una donna a Civitanova. Chiunque è indifferente deve sentirsi in colpa per non aver fatto nulla contro questo dramma. «Ci sentiamo protagonisti di una battaglia che la società e le istituzioni continuano ancora a perdere –  affermano gli studenti, le studentesse e i docenti – e per questo vogliamo e dobbiamo esserci anche noi a manifestare contro la violenza alle donne.

Il nostro vuole essere un messaggio che vale sempre, ogni giorno, e non solo per ricordare questo dramma in occasione della giornata del 25 novembre per poi dimenticare tutto. La violenza distrugge la vita di chi la subisce ma anche di chi ad essa si crede estraneo perché diffonde l’idea che con la violenza si possa convivere».
L’iniziativa si aggiunge a quella promossa dallo stesso istituto insieme alle altre scuole il professionale e i Licei di Camerino, l’ITIS di Fabriano e l’Università di Camerino il 10 novembre scorso che ha visto circa 500 studenti e studentesse partecipare alla lezione-spettacolo tenuta dall’ex magistrato dott. Mario Paciaroni all’Auditorum Benedetto XIII di Camerino proprio sul femminicidio.

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Il messaggio degli studenti, accompagnato da striscioni, foto, video e dai tradizionali simboli rossi che fanno da contorno alle iniziative di sensibilizzazione contro le violenze alle donne, e lanciato sui social, vuole unire tutti gli uomini per bene affinché diffondano l’amore e rappresenta un’autentica speranza per un futuro dove le donne ricevano solo amore e ma più violenze.

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