lunedì, Dicembre 23, 2024

La guerra sale sul palco

MACERATA - Al Lauro Rossi domani (domenica 27 maggio) alle 21 "Av-vinti war is never end", spettacolo elaborato a partire dalle Troiane di Euripide e Seneca e interpretato da studenti e studentesse del liceo classico "Leopardi"

 

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Un momento della preparazione dello spettacolo

In questi tempi di sangue e guerra diffusa in tutto il mondo è più attuale che mai “Av-vinti war is never over” la pièce teatrale tratta dalle Troiane di Euripide e Seneca e messa in scena dagli studenti e studentesse del Liceo Giacomo leopardi di Macerata al teatro Lauro Rossi domenica 27 maggio alle 21. Lo spettacolo è realizzato da 23 attori, con la sapiente regia di Francesco Facciolli. Questo è solo l’atto finale del progetto d’istituto “Teatroascuola”, ormai attivo da tre anni. “Quest’anno – dichiara la Dirigente Annamaria Marcantonelli – il progetto TeatroAScuola ha avuto moltissime adesioni ed abbiamo dovuto trovare il modo per organizzare due corsi. I ragazzi che si esibiranno domenica prossima sono i cosiddetti veterani, quelli che sono stati anche selezionati per il Festival Internazionale di Siracusa, con la bellissima rappresentazione dello scorso anno intitolata Antigone Semper. L’opera di quest’anno presenta un grado di difficoltà elevato, ma siamo certi che ragazzi e regista saranno all’altezza; d’altronde esperimenti come questo debbono essere effettuati in un liceo, soprattutto se si guarda all’aspetto della formazione e della maturazione dei ragazzi. L’incontro di più scritture riesce a far interiorizzare il lavoro, mentre l’aspetto teatrale concorre a farlo vivere maggiormente”.

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Studenti e studentesse mentre provano la loro parte

“Abbiamo definito questa pièce una non rappresentazione in atto unico per corpi e voci, – dichiara Francesco Facciolli – perché abbiamo lavorato molto anche sull’aspetto corporeo, coadiuvati da Michela Paoloni. L’esperimento è arduo, ma i ragazzi si innamorano presto delle cose impegnative. E devo dire che sono molto soddisfatto di come è stata interiorizzata quest’opera. Come siamo anche felici di essere stati ammessi al festival di Siracusa con Antigone Semper: è il segno tangibile che il lavoro duro e serio paga sempre”. Insomma siamo di fronte a un’ occasione unica per il pubblico: un raro confronto tra tre culture, quella della Grecia di Euripide, quella della Roma di Seneca e quella del mondo contemporaneo, alla scoperta delle reciproche differenze, ma anche dei valori in comune portati alla luce dai grandi maestri della classicità.

 

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