lunedì, Dicembre 23, 2024

Esplorare la terra:
il sisma si studia sul campo

MACERATA - I ragazzi e le ragazze dello scientifico G.Galilei nel Geopark di Montelago per toccare con mano le trasformazioni e i movimenti della terra

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Sosta alla Grotta di San Bernardo lungo la valle di San Giovanni; il sito oltre al suo valore storico, permette di osservare agevolmente i piani di sovrascorrimento tettonico del Monte Crestaio.

ragazzi del liceo scientifico  Galilei  di Macerata sono partiti per “esplorare la terra” con un progetto didattico che coinvolge le classi quarte e quinte della sezione distaccata di via Gramsci. Un viaggio che si è concluso nei giorni scorsi con una escursione alla scoperta dei monti di Pioraco e Sefro. I ragazzi della 5B hanno seguito l’itinerario del Geopark di Montelago che dalla Valle San Giovanni (526 m) arriva fino alla vetta del monte Igno (1435m) accompagnati dai professori Andrea Antinori e Francesco Giacchetta.
Il Geopark di Montelago, compreso tra i monti dell’alta valle del fiume Potenza, per la sua facile accessibilità e per la varietà delle situazioni geologiche, geomorfologiche, ma anche floristiche e vegetazionali rappresenta un luogo importante e adatto allo studio e alla comprensione sperimentale delle scienze che fanno parte del percorso di studio del liceo.
Durante l’intero itinerario hanno potuto osservare dal vivo le strutture geologiche e tettoniche studiate in classe, ricollegando così con un’attività sperimentale sul campo, l’evoluzione dell’Appennino ai fenomeni sismici che ancora agiscono nella nostra regione. Questo è un cammino che tocca anche luoghi suggestivi per il loro valore storico come la grotta di San Bernardo delle Carpesene rifugio del primo compagno spirituale di Francesco d’Assisi che cercava di scampare alle lotte interne dell’ordine in corso dopo la morte del santo. L’escursione ha permesso inoltre di rilevare, comprendere e discutere diversi aspetti riguardanti la risorsa acqua, il suo approvvigionamento corretto, la sua importanza per l’ecosistema, ma anche per l’economia e la qualità della vita. L’altopiano di Montelago rappresenta l’unica zona umida protetta della regione marchigiana e il suo sottosuolo conserva gli acquiferi che alimentano numerosi acquedotti della provincia di Macerata.

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Al ritorno della salita al Monte Igno lungo il Piano della Camera o piano alto di Montelago; i campi dell’altopiano costituiscono un’importante risorsa per l’agricoltura di montagna di questa parte interna dell’ Appennino maceratese.

Malgrado questo diversi sono stati i tentativi, anche recenti, di modificarne l’assetto idrogeologico, con progetti di colmamento degli inghiottitoi, captazioni e alterazioni che comportano gravi rischi per l’integrità di tale fondamentale risorsa. Questo progetto didattico “ Esplorare la Terra” del Liceo Galilei ha coinvolto anche le classi quarta A e B che si sono recate, invece, a Napoli, dove hanno potuto osservare il vulcanesimo dei Campi Flegrei, un super vulcano attivo tra i più pericolosi del mondo, che proprio in questo periodo sta dando evidenti segnali di ripresa dell’attività e di cui hanno potuto vedere gli attraverso i resti della città romana di Ercolano Il progetto didattico di Scienze della Terra, di cui è responsabile il professor Andrea Antinori, docente di scienze e chimica presso il Liceo Scientifico maceratese, è ispirato da una concezione sperimentale dell’attività scientifica. La complessità dei fenomeni della crosta terrestre può essere veramente compresa e interpretata di più se gli studenti possono attivare pratiche esplorative sul territorio per poter collegare correttamente i processi che trasformano continuamente il nostro ambiente con gli effetti a breve e lunga scadenza sulle attività umane, sul territorio sulle sue risorse, e sulla sicurezza dell’abitare che è messa ora in grave pericolo dagli effetti devastanti dell’ultima crisi sismica.

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gli studenti del Liceo durante la visita ai resti della città di Ercolano distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

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