
Luciana Montecchiesi che negli anni ’70 ha giocato nel calcio femminile fino ad arrivare nella serie A, Assunta Legnante, pluricampionessa paralimpica discobola e pesista, Giorgia Montini atleta nel motocross femminile con il team di San Severino e Laura Mancini arbitro di calcio maschile in eccellenza. Sono le atlete scelte dalla classe 3A della Scuola secondaria di primo grado di Treia per indagare il rapporto tra donne e sport. Un lavoro che li ha portati a chiedere l’intitolazione della propria aula didattica a Matilde Lorenzi, giovane campionessa dello sci italiano, tragicamente scomparsa nel novembre scorso a seguito di un incidente sulle piste. Intitolazione accordata dall’amministrazione comunale di Treia.
La classe, con le docenti Giovanna Mancini, Giulia Taborro e il docente Federico Teloni, ha partecipato al concorso “Sulle vie della parità” aggiudicandosi il primo premio a livello regionale e a livello nazionale.
«Le alunne e gli alunni – si legge in una nota della scuola – hanno messo in risalto le difficoltà che le donne hanno affrontato per raggiungere la piena parità nello sport. Il lavoro ha incluso anche testimonianze di donne che hanno contribuito a sconfiggere il gap di genere nello sport».

La vittoria del concorso è un risultato che prima di tutto evidenzia la sensibilità acquisita sui temi discussi tanto da voler intitolare a una donna dello sport lo spazio più importante della scuola.
«Soddisfazione e orgoglio sottolinea la dirigente scolastica Silvia Mascia Paolo – sono i sentimenti che mi accompagnano, per il terzo anno consecutivo, per il premio “Sulle vie della parità”. Stavolta è una terza classe di scuola secondaria di I grado a vincere questo premio, il primo premio assoluto. Brave e instancabili le professoresse e i professori, appassionate le giovani allieve e allievi».
La motivazione espressa dalla giuria per l’ assegnazione del premio:
«Il progetto, che si presenta esaustivo, completo e approfondito, ha il merito di aver dato rilievo a figure femminili che, nella storia e nell’attualità del territorio, hanno portato il loro significativo contributo al raggiungimento della parità di genere nello sport. Tra queste atlete è emersa la figura della sciatrice Matilde Lorenzi, scomparsa giovanissima sulle piste da sci, alla quale verrà intitolata l’aula didattica, in accordo con l’Amministrazione comunale di Treia. Gli alunni e le alunne, partendo dall’analisi degli articoli della Costituzione, attraverso un percorso che ha messo in luce le atlete del passato e gli ostacoli che queste hanno dovuto affrontare per affermarsi, hanno preso in esame anche gli sport paralimpici, contemporaneo esempio di inclusività. Ampio spazio è stato dedicato allo studio del linguaggio di genere che ha condotto a ulteriori riflessioni: anche in un ambito come quello sportivo vi sono allarmanti disparità nella descrizione delle atlete, valutate dai media più sulla base delle caratteristiche estetiche che per gli effettivi meriti sportivi. L’eccellente elaborato, dunque, con i molti collegamenti e approfondimenti che presenta, testimonia non solo l’impegno e la passione che gli alunni e le alunne hanno riversato nella ricerca, ma anche, e soprattutto, la loro capacità di muoversi con sicurezza ed efficacia tra le varie tipologie di fonti e di documenti, dando vita a un progetto esemplare per valore ed efficacia».
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