sabato, Aprile 19, 2025

Campionati nazionali di filosofia, Riccardo Amicuzi punta sul senso dell’umano e torna vincitore

Lo studente del liceo scientifico Da Vinci di Civitanova ha partecipato alla fase finale a Torino dopo un percorso costellato di successi e importanti risultati. Ad ispirarlo la grande pensatrice francese Simone Weil

Riccardo Amicuzi

Riccardo Amicuzi non delude e torna dai Campionati nazionali di filosofia di Torino con la conquista del quarto posto.
Si è svolta nei giorni scorsi la sessione nazionale della 33° edizione dei Campionati di filosofia organizzati dal Miur e inseriti nel programma nazionale per la valorizzazione delle eccellenze d’intesa con la Sfi.
Riccardo Amicuzi della classe 5B Scientifico del Da Vinci di Civitanova, primo classificato alle regionali – accompagnato dalla docente referente del progetto, la professoressa Simonetta Offidani – ha rappresentato le Marche in una competizione che ogni anno vede la partecipazione di numerosi studenti provenienti da tutta Italia.
«Anche in questa occasione –  scrive la scuola in una nota -Riccardo si è distinto e ha reso fiera e orgogliosa tutta la comunità scolastica dell’I.I.S.“Leonardo Da Vinci” di Civitanova, tornando a casa con un glorioso e meritatissimo quarto posto e i complimenti della commissione giudicatrice. Quello di Riccardo ai Campionati, ricordiamolo, è stato un percorso costellato da grandi successi: per ben tre volte ha superato le selezioni d’Istituto, per altrettante ha gareggiato alle sessioni reginali e in due occasioni, nel 2023 e quest’anno, è stato selezionato per rappresentare le Marche nella fase nazionale della competizione».
Per il gran finale nazionale, Riccardo ha di nuovo puntato sulla traccia estetica misurandosi con un passo tratto dalle Lezioni di filosofia 1933-1934 della grande pensatrice francese Simone Weil, una delle voci femminili più intense e complesse dell’intero panorama filosofico novecentesco. Ispirato dalle parole di Weil, nel suo saggio intitolato Meraviglia e fermento, Riccardo ha proposto una riflessione sul senso dell’arte, e quindi sul senso dell’umano, impegnativa ma piacevole, rigorosa ma poetica, in un perfetto equilibrio di logos e pathos, convocando a sostegno della sua tesi i grandi della Storia della Filosofia e della Letteratura. Nei momenti di pausa, prima e dopo l’agone filosofico, la trasferta torinese ha previsto anche eventi musicali, tour guidati della città e momenti conviviali tra studenti e docenti accompagnatori. Sicuramente una bella esperienza per Riccardo e per i tanti giovani studenti accorsi da tutto lo stivale.

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