lunedì, Aprile 14, 2025

Certamen Latinum al “Leopardi”, la lectio di Lucrezia Ercoli: «La letteratura ci sveglia dalla narcosi dell’indifferenza»

La partecipata cerimonia di premiazione del concorso che celebra l’importanza della lingua e della cultura latina si è tenuta nella sala Piero Ciccarelli dello Sferisterio a Macerata

È stata ancora la splendida Sala Cesanelli dell’Arena Sferisterio, messa a disposizione dal Comune di Macerata, a ospitare domenica la premiazione dell’ottava edizione del Certamen Latinum in onore del Liceo Classico “G. Leopardi”.

Lucrezia Ercoli

«Scopo del concorso – scrive la scuola –  tenuto in onore del professor Febo Allevi, già preside del Liceo Classico di Macerata, illustre studioso di fama nazionale ed internazionale, professore di Storia della critica letteraria e di Storia delle tradizioni popolari nell’ateneo maceratese, era quello di celebrare l’importanza della lingua e della cultura latina e di promuovere, attraverso il suo studio, una crescente valorizzazione del patrimonio culturale della classicità quale fondamento comune della civiltà occidentale, nonché strumento di aggregazione, di contatto, di collaborazione, di dibattito tra studenti, docenti e società civile».

La dirigente Angela Fiorillo

Nell’accogliere i numerosi presenti, la dirigente scolastica, Angela Fiorillo, sottolineando il valore e il pregio dell’iniziativa ha ringraziato, nella persona di Antonio Morelli, esecutore testamentario, la compianta professoressa Sara Ciccarelli, grazie al cui lascito il Liceo dispone dei fondi per sostenere e incentivare il merito degli studenti.
A portare il saluto del magnifico rettore dell’Università degli Studi Macerata, John Mc Court, la professoressa Maria Grazia Moroni, docente di Letteratura cristiana antica e di Filologia classica presso l’ateneo cittadino, che, in qualità di presidente della giuria del Certamen, ha voluto sottolineare in valore culturale e pedagogico di una gara che non è contro gli altri, ma con sé stessi.
La parola è quindi passata alla professoressa Lucrezia Ercoli, docente di Storia dello spettacolo all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dal 2011 direttrice artistica di Popsohia, “Marchigiana dell’anno” nel 2014, scrittrice ed ex alunna del Liceo, che, ribadendo la forte presenza degli studi classici nella sua vita, dopo un ricordo del nonno Ercole Ercoli, finalista al Certamen di Amsterdam, ha tenuto una lectio magistralis sulla metafora del naufrago. «Il “naufragio con spettatore” che apre il secondo libro del De rerum natura di Lucrezio – ha detto la Ercoli nel suo intervento – È “suave”, perché è dolce e piacevole, scrive il poeta latino, stare a guardare dalla terraferma le tribolazioni di chi rischia la vita tra le onde del mare sconvolto dai venti, non perché godiamo delle sofferenze altrui, ma perché ci sentiamo a distanza di sicurezza dai pericoli del mondo. In molti – da Montaigne a Voltaire, da Hegel a Blumenberg – si sono interrogati sul senso di questa metafora lucreziana del saggio epicureo. Ma i classici non smettono di interrogarci, si fanno interlocutori contemporanei, e ci aiutano a mettere in discussione il nostro essere diventati “spettatori digitali” delle sofferenze reali degli altri».
Ercoli ha spiegato come la scelta del tema sia stata un omaggio alla sua ex docente di latino Assunta (Susa) Morresi scomparsa nel 2019, innamorata del poema di Lucrezio ricordando «le lezioni in cui leggeva in metrica gli esametri, li traduceva e li commentava con noi studenti mostrando l’incredibile modernità e attualità di quei versi scritti duemila anni prima».
Non è mancato un ricordo personale del nonno, Ercole Ercoli, padre dell’ex dirigente scolastico, conferenziere e studioso Hermas: «E’ stato professore di latino e greco al liceo classico di Macerata, proprio negli anni del preside Dante Cecchi e di Febo Allevi, di cui fu grande amico e sodale. Purtroppo è morto prima che io nascessi, ma l’ho conosciuto tramite i racconti di mio padre e i ricordi dei suoi ex alunni che ne riconoscevano la cultura prodigiosa e l’indimenticabile carisma. Ho ritrovato nella casa di famiglia montagne di classici greci e latini da lui studiati e tradotti, e pile di quaderni vergati a mano in cui si esercitava a scrivere motti e temi direttamente in latino. È stato un grande latinista, finalista del Certamen Hoeufftianum di Amsterdam, il più prestigioso premio internazionale di composizione in lingua latina vinto anche da Giovanni Pascoli e questa giornata per me è una preziosa occasione per ricordarlo».
La cerimonia è entrata quindi nel vivo con le premiazioni dei vincitori. Per la sezione Juniores, Premio Maria Grazia Capulli, gli alunni e le alunne del II anno del biennio erano stati invitati a realizzare un elaborato in forma multimediale, concernente un aspetto particolare della civiltà e/o antichità romana, da cui emergesse una continuità con l’attualità nelle sue varie e possibili sfaccettature, ovvero un elaborato che valorizzasse il patrimonio storico.

La professoressa Unimc Arianna Fermani

La professoressa Arianna Fermani, docente di Storia della filosofia antica a UniMc, in qualità di giudice, ha annunciato i vincitori, lodando la freschezza e la le capacità critiche mostrate dagli studenti: al 3° posto, ex aequo, la VB del Liceo “G. Leopardi” di Macerata e Benedetta Fanano del Liceo Scientifico “Alessandro Volta” di Foggia, al 2° posto, con un elaborato sul parto nell’antica Roma, la VD del Liceo “G. Leopardi” di Macerata e al 1° posto, per aver affrontato un tema critico e cruciale con diligenza e rigore, la VA del Liceo “G. Leopardi” di Macerata, con un lavoro intitolato Morbus et tempus.
Per la sezione Seniores, il Premio Sara Ciccarelli è stato assegnato alle migliori traduzioni di un passo del De Officiis di Cicerone sui concetti di humanitas e filantropia, riassunti in una pregevole rassegna del giudice Carla Domizioli, già docente di Latino e Greco del Liceo Leopardi. Al 3° posto si sono classificati, ex aequo, Filippo Raggiunti del Liceo “Annibal Caro” di Fermo e Veronica Andreozzi della III B del “Leopardi” di Macerata; al 2° posto Leonardo Florentino della IID del “Leopardi” di Macerata; al 1° posto Giuseppe Antonio Manni del Liceo “Leonardo da Vinci” di Civitanova Marche.
I saluti conclusivi a coloro che, in queste otto edizioni, sono state le ideatrici e le anime del Certamen, le professoresse Maria Rita Pistelli e Patrizia Zega, che, come la dirigente e la giuria hanno tenuto più volte a sottolineare, si sono spese per la conoscenza e per la diffusione dell’amore per i classici nei tanti anni dedicati con passione all’insegnamento.
«Dopo un doveroso omaggio alla professoressa Fabia Allevi, figlia del professor Febo, alla famiglia Capulli e ad Antonio Morelli per la professoressa Ciccarelli – conclude la nota dell’istituto – i ringraziamenti a coloro che hanno contribuito all’evento: la Regione Marche, la Provincia di Macerata, il Comune di Macerata, rappresentato dalla vicesindaca Francesca D’Alessandro, UniMc, l’Associazione Italiana di Cultura Classica e l’Associazione Amici del Liceo Classico che hanno offerto il patrocinio; gli sponsor Tacchi Rappresentanze Editoriali, Teach and Teach, Belloni Fabio, Carelli Leonardo e Zanichelli. Un ringraziamento particolare, per l’impegno e l’affetto dimostrato verso la scuola, alla commissione giudicatrice, quest’anno interamente al femminile e agli studenti che hanno offerto dei pregevoli intermezzi musicali, Ambra Antonelli della IIC e François Minocchi della IVA.
L’evento è terminato con un momento conviviale, durante il quale i convenuti hanno avuto occasione di scambiare impressioni e saluti».

 

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