Una esperienza che l’ha segnata profondamente, così Giulia Perilli, studente del 5G del liceo scientifico Galilei di Ancona, una dei 17 che hanno preso parte al role play sociale proposto dal Comitato Xenia dell’istituto e dall’associazione La tenda di Abramo, definisce a distanza di un mese la sua partecipazione al progetto: «Il mio ruolo – ricorda – era quello di una ragazza del Bangladesh senza dimora, aveva bisogno di farsi stampare un permesso di soggiorno, operazione molto problematica la domenica».

Giulia sottolinea che ha provato un profondo senso di solitudine pur essendo in coppia: «La gente guarda i poveri ma non li vede. E’ mortificante per un essere umano passare ore per pensare a capire come procacciarsi il cibo o dormire in un luogo sicuro. Gli esseri umani devono pensare a come valorizzare le proprie capacità. Non vengono aiutati i più sfortunati, potremmo essere noi al loro posto. C’è una mal distribuzione, non si tratta di inerzia da parte loro».
(a.p.)