“Game Design: la creatività nel mondo dei giochi” è il progetto frutto della collaborazione tra la Scuola secondaria di primo grado “E. Mestica” di Macerata e la Sezione di Informatica dell’Università di Camerino.
«L’iniziativa – fa sapere la scuola – accolta e promossa dalla dirigente scolastica Arianna Simonetti, che ha da sempre sostenuto l’innovazione didattica, nasce con l’obiettivo di offrire nuove opportunità di apprendimento agli studenti e alle studentesse, favorendo un approccio più partecipativo e coinvolgente».
Nelle scorse settimane le classi seconde dell’Istituto hanno esplorato il mondo del game design guidati dalla docente Unicam Barbara Re, dai ricercatori e dalle ricercatrici della Sezione di Informatica e dalla referente del progetto, Sara Marongiu, trasformando concetti matematici in esperienze ludiche innovative.
«Le attività – prosegue la nota della scuola – sono state svolte con l’obiettivo di prevenire l’insorgenza di forme di dipendenze comportamentali e sensibilizzare le nuove generazioni verso stili di vita salutari, proponendo interventi formativi e laboratoriali atti allo sviluppo della consapevolezza e del senso di responsabilità nell’utilizzo dei dispositivi digitali e di Internet. Lo scopo è gettare le basi per un percorso che accompagnerà i ragazzi e le ragazze nei futuri anni e che, auspicabilmente, trasmetterà loro le competenze essenziali per diventare cittadini e cittadine digitali consapevoli. In particolare, sono stati introdotti concetti dell’informatica, degli algoritmi e della programmazione, con una particolare attenzione al mondo delle fake news e della cybersicurezza».
Durante le attività, gli studenti e le studentesse si sono immersi nel mondo del game design, ideando e sviluppando serious games: giochi che combinano apprendimento e divertimento attraverso le dinamiche dell’edutainment, un approccio innovativo che sfrutta l’intrattenimento del videogioco per trasmettere messaggi educativi, trasformando il gioco in un’esperienza di formazione coinvolgente.
Durante il laboratorio di robotica, gli studenti e le studentesse hanno sperimentato la programmazione applicata alla fisica, utilizzando dei simpatici robot sferici.
Le istruzioni fornite ai robot permettono loro di muoversi, basandosi su calcoli relativi al moto. In particolare, hanno analizzato come la velocità, la direzione e il verso influiscano sugli spostamenti, programmando traiettorie precise e verificando sperimentalmente le leggi del movimento.
Hanno, inoltre, sviluppato un videogioco a tappe e per la programmazione hanno utilizzato Scratch, un linguaggio di programmazione visuale sviluppato dal Mit, che consente di creare storie interattive, giochi e animazioni attraverso un’interfaccia grafica intuitiva basata su blocchi colorati. «Questa esperienza – conclude la scuola – ha permesso loro di acquisire competenze digitali fondamentali, stimolando al contempo la creatività e la consapevolezza critica nell’uso delle tecnologie. L’entusiasmo dimostrato dai ragazzi e dalle ragazze durante le attività, unito alla loro abilità nel mettere in pratica quanto appreso, conferma il valore didattico dell’edutainment, che rende l’apprendimento non solo più coinvolgente ma anche più efficace. L’unione tra gioco e apprendimento ha permesso agli studenti e alle studentesse della Mestica di affrontare temi complessi in modo pratico e coinvolgente, creando una connessione tra la tecnologia e le sfide della vita quotidiana.
Pertanto, ancora una volta, la Scuola Secondaria di Primo Grado ‘E. Mestica’ si conferma un’istituzione all’avanguardia nell’educazione digitale, offrendo ai suoi studenti opportunità innovative grazie alla partnership con l’Università di Camerino. E’ una collaborazione vincente che, negli anni, ha offerto agli studenti e alle studentesse opportunità straordinarie: dai laboratori didattici innovativi in UNICAM alla partecipazione a un prestigioso progetto regionale, presentato anche al Salone dell’Orientamento di Verona.
Il futuro si costruisce oggi, un pezzetto di codice alla volta, insieme».