lunedì, Marzo 31, 2025

Dall’Andalusia alla Costa Azzurra, l’avventura linguistica del Convitto

MACERATA - Dai banchi di scuola alle strade di Granada e Antibes, una esperienza memorabile che ha emozionato alunni e alunne

Notte andalusa, sotto lo sguardo di Isabella di Castiglia e Cristoforo Colombo

Ci sono viaggi che si fanno con la mente, sfogliando le pagine di un libro. E poi ci sono quelli che si fanno passo dopo passo, immersi tra paesaggi, profumi e suoni sconosciuti. Gli studenti della scuola secondaria di primo grado del Convitto Leopardi di Macerata hanno avuto il privilegio di vivere questa esperienza, nel mese scorso, attraverso due soggiorni-studio in Francia e Spagna che hanno previsto corsi intensivi di francese e spagnolo con insegnanti madrelingua e numerose escursioni, un vero e proprio bagno linguistico culminato in entrambi i casi con il rilascio di un certificato finale.

A lezione con la guida madrelingua nella splendida cornice della Costa Azzurra

Accompagnati dai docenti Giovanni Gentili, Saveria Lucarini, Simona Marconi e Mauro Navarri, i circa trenta alunni coinvolti, di classe prima, seconda e terza, si sono immersi per una settimana in due realtà affascinanti, scoprendo che apprendere una lingua significa soprattutto assaporarne la cultura, toccarne la storia e viverne il presente.
I partecipanti hanno avuto la possibilità di scegliere tra due mete europee: Antibes per la Francia, Granada per la Spagna.

Il gruppo del Convitto durante una lezione nell’antico mercato arabo

«A Granada – si legge in una nota della scuola – il tempo sembra scorrere su due dimensioni, tra il ricordo dell’epoca moresca e la vivacità di una città giovane e vibrante. Qui, gli studenti hanno seguito un corso intensivo di spagnolo presso il Centro de Estudios Internacionales Enforex, esercitandosi ogni giorno in conversazioni, letture e scritture sotto la guida di insegnanti locali. Ma l’apprendimento è continuato anche al di là delle aule: visitare la grandiosa Alhambra, il monumento più iconico di Granada e uno dei più spettacolari del mondo, Patrimonio Mondiale Unesco dal 1984, camminare per il quartiere arabo dell’Albaicín, con i suoi vicoli stretti, i carmen traboccanti di mimose, le teterías e le case bianche, in un’atmosfera da mille e una notte, ha dato alla lingua un contesto reale, che ha coinvolto davvero tutti i sensi. Perdersi nelle stradine del Realejo, scoprire la Cappella Reale con le tombe dei Re cattolici Isabella di Castilla e Ferdinando di Aragona, assaggiare churros con chocolate o ascoltare storie di fantasmi nella Granada esoterica, ha trasformato ogni angolo della città in un’aula a cielo aperto.

Il Convitto nel cuore dell’Andalusia

E come dimenticare la magia del Mirador de San Nicolás, dove il sole al tramonto tinge l’Alhambra di rosso melograno, lo stesso di cui Granada porta il nome, regalando una vista mozzafiato che arriva ad abbracciare le nevi della Sierra Nevada? Dal cielo alla terra, il filo conduttore del soggiorno è stato quello delle estrellas, le stelle che adornano le decorazioni dell’Alhambra e ogni angolo della città, ma anche le stelle della danza locale, le sfolgoranti ballerine di flamenco, che tra battiti di mani (palmas) e schiocchi di dita (pitos) hanno rapito l’anima degli studenti, durante uno spettacolo davvero magico a cui hanno potuto assistere». L’avventura spagnola è iniziata e si è conclusa a Malaga, con un viaggio in aereo che ha reso tutto ancora più emozionante.

La visita al Marché provençal di Antibes

Chi invece ha scelto la Francia, ha vissuto la dolce vita della Costa Azzurra, con il prestigioso Centre International d’Antibes come punto di riferimento per il percorso linguistico. Le lezioni giornaliere, di circa tre ore, ospitate nell’affascinante École du Château, hanno fornito le basi per una comunicazione fluida e spontanea, ma è stato il viaggio in pullman tra le perle della Riviera a regalare ai ragazzi e alle ragazze il vero senso dell’immersione culturale.
«Antibes, con la sua atmosfera elegante – prosegue la nota –  ha accolto gli studenti tra i vicoli storici, il romanticismo di Peynet e le cene nel suggestivo castello arabo. Cannes li ha incantati con le sue strade chic e i suoi chioschi di crêpes, mentre Nizza li ha invitati a respirare l’aria mediterranea sul lungomare. A Juan-les-Pins, la notte si è accesa di luci e musica, trasformando la cittadina in un palcoscenico a cielo aperto. Passeggiare sulla sua iconica sabbia dorata, soffice come zucchero di canna, e sentire le onde che sfiorano dolcemente la riva è un’emozione che resterà per sempre nel cuore dei ragazzi.

Sul leggendario red carpet di Cannes con i docenti Saveria Lucarini e Mauro Navarri

A lasciare senza parole, anche la visita al Marché Provençal di Antibes, un tripudio di colori e profumi inediti, tra prodotti locali e spezie esotiche, e quella al Museo Masséna di Nizza, sulla famosa Promenade des Anglais, scrigno prezioso di cimeli e gioielli appartenuti a Napoleone I e al suo entourage. Ma la vera sorpresa è stata l’opportunità, offerta dal Centre International d’Antibes, di intervistare i passanti della città per risolvere un’appassionante caccia al tesoro, raccogliendo preziose testimonianze che presto vedranno la luce in una pubblicazione curata dai ragazzi stessi». E tra una partita a pétanque, il tradizionale gioco delle bocce francesi, e l’Atelier culinario Pan Bagnat, in cui hanno preparato il celebre panino nizzardo con le proprie mani, hanno scoperto che la lingua si apprende non solo con le parole, ma anche con i gesti e le esperienze condivise.

Studenti del Convitto con i docenti Marconi e Gentili sul palco del Palacio Flamenco

«La settimana è volata, ma è stata intensa – spiega Elia, alunno di 3C – Mi sono divertito molto e allo stesso tempo ho imparato tanto. Questo viaggio ci ha resi più responsabili». Antonio e Federico, della 3A, sottolineano l’importanza dell’esperienza: «Per ragazzi della nostra età, un’opportunità come questa è fondamentale. Arricchisce la nostra formazione e ci aiuta a sviluppare competenze che ci migliorano come persone». Nilde, studentessa di prima, condivide lo stesso entusiasmo: «Il soggiorno in Francia è stato un’esperienza unica. Ci sono stati tanti aspetti sorprendenti e inimmaginabili che porterò sempre nel cuore».

Alunni e alunne del Convitto al barrio del Realejo di Granada, in Plaza Santo Domingo

Anche Penelope racconta le sue impressioni: «Essere stata in Francia è stata per me un’avventura e una responsabilità. Da questo viaggio ho imparato soprattutto il valore dell’amicizia e l’importanza di aprirsi agli altri». Lorenzo, della 1C, aggiunge: «Di questa esperienza mi resteranno nel cuore il mio sorriso, quello dei miei compagni, l’aria della Spagna, il cibo, gli insegnanti e i tanti giochi fatti insieme». Infine, Marcelo, suo compagno di classe, sintetizza il valore del viaggio: «Vivere un’esperienza del genere scoprendo la cultura spagnola è un’emozione indescrivibile. La vera bellezza sta nel viaggiare in compagnia».
Mentre una parte degli studenti viveva l’esperienza all’estero, al Convitto Leopardi si svolgeva la Settimana della Cultura, un momento dedicato alla formazione a tutto tondo, con laboratori, corsi di recupero e originali attività di potenziamento. Una scelta strategica che ha permesso agli studenti in viaggio di non perdere nulla della vita scolastica e a quelli rimasti in sede di vivere un’esperienza altrettanto stimolante.

Atelier créatif du Pan Bagnat, laboratorio di cucina sul celebre panino nizzardo

A sottolineare il valore di questa straordinaria iniziativa è la dirigente scolastica Roberta Ciampechini, che ha ringraziato la vice rettrice Moira Marconi e le professoresse Saveria Lucarini e Simona Marconi per la complessa organizzazione dei due viaggi-studio, e ha espresso grande soddisfazione per la riuscita dell’esperienza: «Crediamo fortemente in un’educazione che vada oltre i confini delle nostre aule, che metta i ragazzi a contatto con realtà diverse e che permetta loro di acquisire non solo competenze linguistiche, ma anche strumenti per muoversi in un presente sempre più interconnesso. Questa settimana di soggiorni-studio rappresenta un passo significativo nel percorso di internazionalizzazione della nostra scuola, un’opportunità che apre nuovi orizzonti ai nostri studenti, rendendoli cittadini del mondo».

Entusiasmo per il traguardo, l’Attestation del Centro Internazionale d’Antibes

«Ogni viaggio porta con sé qualcosa di nuovo: una parola in più nel vocabolario, un ricordo che rimane impresso, un’amicizia nata tra una passeggiata e una chiacchierata», ribadisce la vice rettrice Moira Marconi. «Al Convitto desideriamo che i ragazzi e le ragazze vivano esperienze che li arricchiscano come persone, che li facciano crescere nel cuore e nella mente e per questo ringraziamo le famiglie, il personale, gli insegnanti e gli educatori che credono nella nostra mission educativa e la coltivano ogni giorno».

Esplorando i bistrot della Costa Azzurra, tra i profumi di brezza marina e caffè
Studenti del Convitto alla Scuola Enforex di Granada, nel quartiere del Realejo
Gli studenti in aeroporto accompagnati dai professori Simona Marconi e Giovanni Gentili
L’Alhambra dal Mirador de San Nicolas, con le cime innevate della Sierra Nevada sullo sfondo
Mano nella mano con Meg Ryan nell’Allée des Étoiles du Cinéma a Cannes
Passione e colore andaluso in uno spettacolo di Flamenco a Granada
Studenti del Convitto a Cannes con i docenti Saveria Lucarini e Mauro Navarri
Tra mare e relax a Castel Arabel, la residenza che ha ospitato il Convitto Leopardi

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