Si è conclusa sabato l’esperienza per gli studenti e le studentesse delle classi prime della scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” di Macerata al MuBi, museo cittadino della biodiversità.
Inaugurato ad ottobre ai giardini Diaz, l’edificio realizzato dall’ ingegner Giuseppe Tambroni, era conosciuto come “casa del custode” e risale al 1888. E’ stato restaurato e riqualificato dall’amministrazione comunale, come Museo civico di Storia Naturale e rappresenta forse quello che è il valore più importante nell’ambito della tutela dell’ambiente: la biodiversità. Si tratta di uno spazio per conservare, studiare e consultare parte delle collezioni presenti nel Museo Civico di Storia Naturale, ormai troppo piccolo per contenere da solo tutto il materiale in possesso.
Le guide per l’educazione ambientale del centro Cea di Macerata hanno raccontato ai ragazzi e alla ragazze pieni di curiosità, la storia e gli eventi che hanno portato svariate specie animali a colonizzare il territorio marchigiano nel corso dei secoli. Nelle teche infatti sono presenti l’istrice africano arrivato in epoca romana ed ormai perfettamente integrato nel nostro paesaggio, l’airone guardabuoi migrato dal Marocco; l’infestante granchio blu, la zanzara tigre dell’Africa subsahariana e svariati tipi di insetti come il punteruolo rosso distruttore delle palme da cocco e il tarlo asiatico ghiotto di latifoglie.

Ma l’animale che ha suscitato maggiore interesse è stato lo sciacallo dorato – Canis aureus Linnaeus-. Proveniente dai Balcani questo canide lupino di medie dimensioni, nelle sue escursioni, raggiunge spesso il Nord Italia, dove si stabilizzava. Ora in conseguenza dei recenti fenomeni di siccità che hanno prosciugato il fiume Po lo sciacallo dorato è riuscito ad oltrepassare la Pianura Padana e ad arrivare nel nostro territorio.
«Come se non bastasse – si legge in una nota della scuola – gli alunni e le alunne alla fine hanno anche partecipato a svariati laboratori didattici che hanno permesso loro di conoscere l’habitat di alcune specie e le loro caratteristiche fisiche e abitudini. Con quanta curiosità e domande i piccoli ascoltatori hanno ricoperto gli esperti ambientali della Cea.
Complimenti alle docenti di Matematica e Scienze del nostro Istituto che hanno organizzato questa bellissima visita con la consapevolezza che le attività di laboratorio e le esperienze dirette sono il modo migliore e più efficace per apprendere e trasmettere nelle generazioni future amore e rispetto per l’ambiente e tutti gli esseri viventi».