mercoledì, Aprile 2, 2025

«Anche da uno sguardo può nascere la violenza»

CORRIDONIA - E' il tema che è stato affrontato con i ragazzi dell'istituto Corridoni durante l'incontro con Andrea Tridico, responsabile dei Centri per uomini autori di violenza

Un momento dell’incontro

Un incontro rivolto principalmente ai ragazzi per parlare di violenza di genere e aiutare quelli che saranno i padri, mariti e compagni di domani ad assumere giusti comportamenti basati sul rispetto dell’altro. E’ quello che si è svolto all’Ipsia Corridoni di Corridonia.
«Ragazzi e ragazze camminano insieme – scrive la scuola – e il cambiamento degli uni ha necessariamente i riflessi sulle altre. Il modo di considerare se stessi e il saper leggere la realtà con gli strumenti adeguati può aiutare ad assumere comportamenti corretti che prescindono da stereotipi culturali o dalle proprie emozioni. Imparare, dunque, a dare il giusto peso alle azioni, ai gesti, agli sguardi. Anche da uno sguardo può nascere la violenza, soprattutto psicologica, quella più difficile da riconoscere». Ed è proprio sullo sguardo nei confronti della figura femminile che si è focalizzato l’incontro di mercoledì, a ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’intervento di Francesca D’Alessandro

Grazie alla collaborazione dell’Ats 15 con Valeria Pasqualini e al coinvolgimento di Francesca d’Alessandro, vicesindaca e assessora alle politiche sociali e alle Pari Opportunità del Comune di Macerata (Ente capofila ATS 15) gli studenti delle classi terze e quarte dell’indirizzo elettronico e meccanico hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con Andrea Tridico, coordinatore del Centro per uomini autori di violenza e con i suoi collaboratori.

Il dirigente Mastrocola con Nelia Calvigioni

«Alla presenza – scrive la scuola in una nota – del dirigente scolastico Gianni Mastrocola, dell’assessora ai Servizi sociali di Corridonia Nelia Calvigioni e della consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità di Corridonia Catia Luciani, si è aperto un dialogo sincero tra studenti e formatori per avviare così un percorso di conoscenza e consapevolezza su di sé, sugli altri, sulle figure femminili con cui si trovano e si troveranno a relazionarsi. È indispensabile intervenire sulle nuove generazioni attraverso una educazione o rieducazione affettiva dei ragazzi maschi per porre delle basi sane, rispettose ed equilibrate nel rapporto con l’altro sesso. L’incontro è stato solo l’inizio di un progetto che prevede altri interventi nel corso dell’anno scolastico, oltre all’apertura dello Sportello d’ascolto #paridignità a disposizione di studenti, studentesse e famiglie. Se siamo vicini ai giovani, il cambiamento è possibile».

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