mercoledì, Aprile 2, 2025

Uno studente tormentato,
il cubo di Rubik e gli anni ’80:
la platea diventa una pista da ballo

VOCI DAL TEATRO - La redazione del Filelfo di Tolentino ha assistito ad “80 voglia di 80”, andato in scena al teatro Vaccaj: uno spettacolo capace di annullare le differenze di età e di far rivivere la spensieratezza di quegli anni

La redazione di Voci dal Teatro con il cast dello spettacolo

Ormai da diversi anni l’IIS Filelfo di Tolentino in collaborazione con Compagnia della Rancia e Cronache Maceratesi Junior porta avanti il progetto “Voci dal teatro”, volto alla sensibilizzazione del linguaggio teatrale da un lato e alla valorizzazione delle eccellenze dall’altro. In particolare una redazione scelta, composta da cinque studenti e studentesse del liceo classico e scientifico, partecipa agli spettacoli della stagione del Teatro Vaccaj di Tolentino in posti riservati, e scrive una breve recensione, arricchita spesso da interviste agli attori. Il progetto vede coinvolti Alessia Reggio, Anita Parrini e Virginia Bagalini della 4A Scientifico, Emma Pucciarelli 3B scientifico, Emma Migliorelli e Sofia Baldassini 3B classico sotto la guida e la supervisione delle docenti referenti del progetto, Cristina Lembo e Sandra Cola.

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di Alessia Reggio 

“80 voglia di 80”, andato in scena al teatro Vaccaj, nei giorni scorsi, è un grande show musicale colmo di veri e propri tormentoni anni ’80 dedicati a tutti i nostalgici e appassionati, con protagonista il celebre performer e content creator Manuel Mercuri. Un connubio perfetto fra innovazione e tradizione, un parallelo fra il passato e la contemporaneità che sfocia in una profonda riflessione e in un finale ricco di insegnamenti.
Partendo da un’iniziale idea di Paolo Ruffini, il regista e coreografo Fabrizio Angelini dà una nuova vita allo spettacolo adattando la storia al protagonista, grazie a dei video di scene recitate proprio da Manuel Mercuri, gli stessi che lo hanno reso famoso sui social. Il tema affrontato diventa dunque ancora più attuale e anche le nuove generazioni riescono a immedesimarsi nel protagonista, un povero studente tormentato dai suoi professori: sarà grazie a un caotico quanto istruttivo viaggio negli anni ’80 causato da un cubo di Rubik a far capire a Manuel che tutti sono stati giovani, persino i suoi professori, e che anche loro hanno nostalgia della gioventù. È proprio intorno al cubo che viene incentrato il racconto: Manuel scompone la sua vita e si ritrova catapultato negli anni ’80, ma sarà sempre grazie a questo che riuscirà a tornare nel presente e in qualche modo a cambiare il destino dei suoi professori.
Uno spettacolo interamente ballato e cantato dal vivo che, grazie a colori sgargianti e coreografie acrobatiche, riesce a coinvolgere tutti in una vera atmosfera anni ’80, portando alla luce ricordi delle generazioni passate e suscitando lo stupore e l’interesse di quelle presenti. Come sostiene il regista Fabrizio Angelini: «E’ un genere che anche i giovani conoscono, anche i ragazzi delle scuole cantano, e contemporaneamente la generazione che ha 50 o 60 anni li ha vissuti quegli anni, si portano alla luce molti ricordi». Uno show che invita tutti ad alzarsi e scatenarsi sulle note delle hit anni ’80, riuscendo ad annullare le differenze di età e trasformando la platea in una pista da ballo dove ognuno può rivivere per qualche istante la spensieratezza di questi anni.

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