domenica, Dicembre 22, 2024

Il posto delle storie:
inaugurata al Convitto
la nuova biblioteca della scuola

MACERATA - La casa dei libri della primaria è stata salutata con una cerimonia alla presenza delle autorità e della dirigente Roberta Ciampechini

 

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Bambini e bambine della Primaria del Convitto seguono i fili rossi con gli Uccellini portatori di Storie che portano alla Biblioteca

Nutre, protegge, porta prosperità e fortuna. È semplice, innocua e innocente, come le storie dei più piccoli. Ma anche simpaticamente colorata, calda, accogliente e soprattutto ha ali per volare. Cos’è? È la nuova biblioteca della scuola primaria del Convitto, inaugurata il 19 ottobre scorso, che ha visto la partecipazione inattesa di una piccola coccinella: appoggiata sulle mani della maestra Erika ha assistito al taglio del nastro, tra l’entusiasmo dei bambini e delle bambine.
«Una casa per i libri – scrive la scuola – il posto delle storie, il cuore di un labirinto dove tanti nastri rossi, come fili d’Arianna, partono e finiscono a indicare la via da percorrere per trovare se stessi e unire simbolicamente ogni alunno e alunna di quella che è la scuola primaria più antica della provincia di Macerata».

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Alunni di classe quinta del Convitto in festa dopo l’inaugurazione della biblioteca

“Così sono le storie / ci sono mani e abbracci / e piccole memorie”, ha ricordato la giornalista Lucia Paciaroni leggendo i versi di Alessandro Riccioni. Una biblioteca come tesoro di parole e pensieri che abbracciano scuola e famiglia da un capo all’altro dell’arcobaleno, spazio neutro dove leggere, ma anche ascoltare e scrivere storie, per riprendere una definizione espressa dalla maestra Marilisa Gentili durante la cerimonia.
Protagonisti dell’evento, molto atteso dall’intero Istituto, un folto gruppo di giovanissimi, in rappresentanza di tutti gli studenti del Convitto: 20 bambini e bambine provenienti dalle classi della primaria e, per la secondaria di I grado, l’alunna Sara Cipolletti, vincitrice del primo premio al contest di scrittura “Macerata Racconta Giovani” nello scorso anno scolastico, che attualmente frequenta la classe 3A.

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L’Assessore Katiuscia Cassetta durante il suo intervento nelle classi della primaria del Convitto

Ospiti d’eccezione l’assessora alla Cultura del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta, la professoressa Anna Ascenzi, docente di storia della letteratura per l’Infanzia dell’Università di Macerata e la sua collaboratrice Lucia Paciaroni, insegnante di Letteratura per l’infanzia presso lo stesso Ateneo.
Tante le domande, le curiosità e le riflessioni che le autorità presenti hanno stimolato nei bambini e nelle bambine, partendo sempre dai libri. Alla domanda “Cosa c’è di bello nel leggere?”, posta dall’assessora Cassetta dopo aver letto “Un leone in biblioteca” di Michelle Knudsen, i bambini e le bambine hanno aperto il vaso di Pandora della fantasia: “leggere fa volare”, “leggere fa sognare”, “leggere fa viaggiare”.

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La dirigente scolastica Roberta Ciampechini insieme alla professoressa Anna Ascenzi e all’alunna Sara Cipolletti durante l’intervento in classe quinta

Una macchina del tempo, la nuova biblioteca, che la professoressa Ascenzi con emozione ha legato ad un’altra biblioteca, quella storica del Convitto, nato come scuola nel 1862, ma già convento domenicano nei secoli precedenti, da tempo sotto la lente di ingrandimento dell’Università di Macerata per il suo eccezionale fondo librario, con testi risalenti anche al Settecento. «Siate orgogliosi di appartenere a questa istituzione che ha con i libri un dialogo privilegiato di amicizia da secoli» ha ricordato la professoressa Ascenzi ai bambini e alle bambine presenti. «Leggere ci permette di entrare in un altro mondo e quando, a fatica, si ritorna nella realtà, il carico di ciò che abbiamo dentro è così importante che merita e necessita di essere condiviso».
A fare gli onori di casa, la dirigente scolastica Roberta Ciampechini, che ha ringraziato le Autorità intervenute, il Comune, l’Università di Macerata, il Dsga Alessio Coli, la vice rettrice Moira Marconi, le maestre Marilisa Gentili e Barbara Bacaloni e tutti i soggetti e gli enti che hanno contribuito alla realizzazione della biblioteca, docenti ma anche genitori. Fondamentale l’adesione a progetti come “Dona un libro” o “Io leggo perché”, la vittoria a concorsi con premi librari e non ultimi i fondi Pnrr, che hanno consentito di implementare e innovare arredi e strumentario tecnico.

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Una rappresentanza di bambini e bambine della scuola primaria del Convitto durante l’inaugurazione della nuova biblioteca

«Questa biblioteca non è solo un nuovo spazio fisico, ma una porta aperta verso l’immaginazione, il sapere, la creatività. La dimostrazione che quando si lavora in rete i risultati sono sempre eccezionali. Sarà un luogo in cui i nostri studenti e le nostre studentesse potranno crescere anche come cittadini consapevoli» ha commentato la dirigente nel suo discorso inaugurale. Accanto alla rettrice, presenti all’evento, la vicepreside Barbara Fausti e la fiduciaria Erika Battellini, la maestra Marilisa Gentili, responsabile della neo biblioteca e ideatrice dell’evento, la maestra Barbara Bacaloni che con estro e creatività ha preparato gli origami decorativi con i bambini e, per la scuola secondaria di I grado, le professoresse Simona Marconi, referente con la maestra Gentili del progetto lettura verticale del Convitto, e Maria Chiara Paparelli in rappresentanza dei docenti di lettere. Vivo il legame testimoniato ai bambini tra la biblioteca della primaria e quella della secondaria, che annovera anche riviste e libri nelle lingue straniere studiate nell’Istituto.

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Le rappresentanze degli alunni della Primaria ricevono il Diario dei mondi in tasca da riportare in classe

Le-rappresentanze-degli-alunni-della-Primaria-ricevono-il-Diario-dei-mondi-in-tasca-da-riportare-in-classeL’inaugurazione si è conclusa con un momento di festa, durante il quale gli studenti hanno ricevuto in dono i “Diari dei mondi in tasca” da riportare in classe, speciali quaderni dei prestiti pronti a registrare le avventure che li attendono. Un segnale tangibile dell’impegno delle istituzioni locali, del Comune e del mondo accademico a favore dell’educazione e della cultura, un passo avanti importante per il futuro degli studenti e della città di Macerata.

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