domenica, Dicembre 22, 2024

A scuola con Avis,
c’è anche Roberto Mancini

MONTE SAN GIUSTO - Al teatro Durastante la giornata conclusiva del progetto che ha coinvolto 17 Avis comunali, 14 istituti scolastici e 1339 alunni e alunne. Le parole della presidente Morena Soverchia: «Durante gli incontri si sono affrontate varie tematiche, dall’impegno sociale al corretto stile di vita, dal dono che salva alla diversità che arricchisce l’intera società. Da sempre l’associazione si fa promotrice tra le giovani generazioni di questi valori»

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I saluti finali

“A scuola con Avis! Per conoscere l’attività solidale volontaria e il valore del dono” è un progetto che rientra nell’ambito dei programmi annuali di divulgazione della cultura e sensibilizzazione al “dono”, al volontariato e collaborazione alla formazione della futura cittadinanza attiva in cui l’Avis per sua natura è da sempre impegnata e presente nella diffusione tra le nuove generazioni. Questo progetto è stato realizzato grazie all’intuizione e all’impegno di Angela Maria Renzi e Massimo Baleani, che hanno ideato il format presentandolo per primi nella loro sezione comunale e che è stato poi condiviso con tutte le Avis della Provincia che hanno aderito al progetto. Ieri si è svolta al teatro Durastante a Monte San Giusto la Giornata conclusiva del progetto rivolto alle classi quinte della scuola primaria e alle classi seconde della scuola secondaria di primo grado della provincia di Macerata, che ha coinvolto questo anno 17 Avis comunali, 14 istituti scolastici e 1339 alunni e alunne.

avis_macerata-9-1024x558La presidente provinciale Morena Soverchia spiega le finalità del progetto: «Durante gli incontri avuti con i ragazzi e le ragazze si sono affrontate varie tematiche, dall’impegno sociale al corretto stile di vita, dal dono che salva alla diversità che arricchisce l’intera società. Da sempre l’Avis si fa promotrice tra le giovani generazioni di questi valori e siamo sempre più convinti dell’importanza di iniziare dai ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado, sempre più attratti dal web e dai canoni e stili di vita presentati e pubblicizzati, ma spesso tanto lontani dalle buone regole di comportamento. Seminare oggi per raccogliere domani; un modo di dire che ben si adatta alla nostra visione e che ben conosce chi da sempre ha creduto nel valore del dialogo con i ragazzi. Abbiamo sempre creduto nella validità educativa e formativa del progetto, ed è motivo di orgoglio per noi che l’Assemblea Legislativa delle Marche abbia concesso il patrocinio. Ringrazio il Consigliere regionale Pierpaolo Borroni, per l’interessamento e la disponibilità dimostrateci e per essere intervenuto sottolineando l’importanza di apprendere già dai banchi di scuola i valori cardine di ogni società civile e autentica, quali la responsabilità, la solidarietà. La generosità, il rispetto per la vita propria e altrui».

avis_macerata-2Donare sangue rappresenta un gesto di solidarietà semplice ma concreto, un gesto che in Italia compiono circa 1 milione e trecentomila persone; tanti, infatti, sono i soci volontari dell’Avis in Italia che ogni anno contribuiscono al fabbisogno di sangue ed emocomponenti, con circa 2 milioni di unità di sangue. Nelle Marche i soci donatori sono circa 57 mila e le donazioni raccolte circa 102 mila.
Soverchia ha sottolineato anche la collaborazione con alter associazioni di volontariato come l’Admo e l’impegno della guardia di finanza che dedica tre giornate l’anno alla donazione del sangue.

La presidente ha poi sottolineato come oltre al sangue negli incontri a scuola con i ragazzi e le ragazze si è parlato anche di cellule staminali e dei loro impieghi in campo medico.
«Il progetto è stato realizzato con il contributo scientifico del Centro trasfusionale di Macerata e ieri abbiamo avuto l’intervento della dottoressa Irene Martini, direttore scientifico di Sorgente srl che ha partecipato a diversi progetti di ricerca internazionali dell’unione europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in collaborazione con l’Istituto Pasteur di Parigi, sfruttando le sue forti competenze scientifiche in materia di biologia cellulare, biologia molecolare, neurobiologia, microbiologia e immunologia. La dottoressa, in collegamento, ha parlato con i ragazzi di cellule staminali, degli obiettivi più rilevanti raggiunti, oggi, dai trattamenti con le cellule staminali, nonché il loro utilizzo nella terapia di molte malattie».

avis_macerata-3-883x1024L’Avis si occupa di promozione del dono del sangue ma anche di promozione di stili di vita corretti «bisogna essere coscienti – precisa Soverchia – che una parte del donatore finirà prima o poi dentro un’altra persona per una semplice ragione: salvare vite. Questo non significa stravolgere le proprie abitudini o seguire una dieta particolare, ma solamente fare attenzione a mangiare cibi salutari, non abusare di alcolici, non utilizzare droghe e praticare un’attività fisica costante. È un po’ quello che fanno gli atleti. E a testimoniarlo è stato proprio Roberto Mancini, che in collegamento ha sottolineato come sia importante dare la possibilità ai ragazzi di giocare e di divertirsi anche a scuola e come la cultura dello sport debba iniziare già a scuola. Roberto Mancini ha esortato i ragazzi a non arrendersi mai nello sport, così come nella vita, di credere nelle proprie capacità e nelle proprie qualità».

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Significativo e toccante è stato l’intervento di Massimiliano Fiorani, che nel raccontare la sua storia da donatore a paziente ha commosso la platea e sottolineato l’importanza del dono del sangue e di come sia indispensabile per la vita di tante persone. Inoltre un donatore periodico è un donatore costantemente controllato.

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