lunedì, Dicembre 23, 2024

Lo scambio tra alberghiero Varnelli
e liceo artistico Cantalamessa
parte dal serpe da inzuppo

CINGOLI - Una delegazione di cinque studenti e studentesse dell'istituto di Macerata ha partecipato al progetto inclusivo "Mani in pasta", un biscotto interamente pensato dalla classe 4 di pasticceria e dal professor Bruno Spaccia

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I partecipanti e le partecipanti al gemellaggio

Cosa ci facevano cinque studenti e studentesse del Liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata con i propri docenti in quel di Cingoli? E come mai si sono recati all’Alberghiero “G. Varnelli” per partecipare a “Mani in pasta”, uno dei progetti inclusivi più longevi dell’Istituto Alberghiero? La risposta è semplice: nonostante l’anno scolastico stia volgendo al termine, queste due scuole continuano il loro incessante e caparbio lavoro per unire le forze e creare sempre più occasioni di crescita per docenti, studenti e studentesse.
Infatti, dopo aver sottoscritto una convenzione di collaborazione scientifica con l’Università di Macerata, l’Alberghiero di Cingoli ha pensato bene di dare vita ad una rete di scuole virtuose impegnate ad ampliare, migliorare e potenziare la propria offerta formativa.
serpe_inzuppo-3-576x1024«E’ proprio di questi giorni – si legge in una nota – la sottoscrizione da parte dell’istituto alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli e del liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata di una convenzione per promuovere lo scambio di buone pratiche e la realizzazione di progetti condivisi tra le due scuole. Le dirigenti scolastiche, Antonella Canova e Sabina Tombesi, hanno deciso di unire le forze per definire percorsi e strategie comuni con l’obiettivo di offrire un efficace contesto di apprendimento per i propri studenti e per le proprie studentesse, con o senza disabilità. Un “Gruppo Tecnico di Lavoro” presieduto dalla Dirigenti delle due scuole lavorerà per mettere a disposizione della propria comunità scolastica un’offerta formativa integrata pianificando, all’inizio di ogni anno scolastico, azioni progettuali innovative finalizzate alla valorizzazione e ad un uso ottimale, in termini di sostenibilità, razionalità e qualificazione delle risorse umane e ambientali, strutturali e finanziarie disponibili sul territorio per promuovere l’inclusione degli studenti e delle studentesse. Ma c’è di più, come indicato dalle Linee guida per l’orientamento (DM 328 del 22 dicembre 2022), con la convenzione AlberghiAmoCi ad arte, i due istituti puntano a potenziare life skill e competenze specifiche per i ragazzi e le ragazze con disabilità di entrambi gli Istituti in vista del loro orientamento futuro. Uscite didattiche e scambi di buone pratiche, attività di peer education, laboratori: sono solo alcune delle azioni richiamate dalla convenzione e che coinvolgeranno studenti e studentesse, con e senza disabilità, ma anche gli insegnanti di entrambe le scuole in un’ottica di formazione permanente».
serpe_inzuppo-5-1024x630Così, il 6 maggio, nel laboratorio di pasticceria dell’istituto cingolano, gli studenti e le studentesse dell’Alberghiero, guidati dal professor Zaccari, responsabile del progetto “Mani in pasta”, hanno accolto gli ospiti e li hanno accompagnati nella realizzazione di uno dei prodotti di punta del progetto AlberghiAmoCi (www.alberghiamoci.com): il serpe da inzuppo. Che cos’è? Un biscotto interamente pensato dalla classe 4 di pasticceria e dal professor Bruno Spaccia che da una parte valorizza la tradizione di un dolce tipico della città di Cingoli, il serpe appunto, e dall’altra consente ai ragazzi e alle ragazze con disabilità della scuola di poter lavorare in totale autonomia alla realizzazione del prodotto. E poi? il 17 maggio sarà la volta dei ragazzi e delle ragazze dell’Ipseoa “G. Varnelli” andare a trovare i loro compagni del Liceo artistico “Cantalamessa”.
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«Dalla cucina al laboratorio di orificeria – conclude la nota –  sarà un modo per sperimentare, fare esperienze altre e per mettersi alla prova in contesti diversi da quelli a cui si è abituati in un’ottica di didattica orientativa, una didattica cioè capace di superare la sola dimensione trasmissiva delle conoscenze con la valorizzazione di attività laboratoriali, di tempi e spazi flessibili dando la possibilità a tutti e a tutte di poter mettere in campo in autonomia il proprio progetto di vita».

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