lunedì, Dicembre 23, 2024

Antigone, Giulia Tofana e Carmen:
in un video la violenza de-genere

MACERATA - Realizzato da studenti e studentesse dell'Iis Matteo Ricci, sarà proposto nel corso della serata “In nome di Carmen” del 24 novembre che si terrà al teatro Lauro Rossi. Le classi 4F del Liceo economico sociale e 4M del Tecnico turismo, guidato dalla dirigente scolastica Rita Emiliozzi, hanno preso parte al progetto “Guardami negli Occhi”

guardami_occhiLe classi 4F del Liceo economico sociale e 4M del Tecnico turismo dell’Iis “Matteo Ricci” di Macerata, guidato dalla dirigente scolastica Rita Emiliozzi, hanno preso parte al progetto “Guardami negli Occhi”, proposto dal Comune di Macerata con la collaborazione dell’associazione Arena Sferisterio e volto alla sensibilizzazione degli studenti sul delicato tema della violenza di genere.

Dopo una prima formazione all’interno delle classi, gli studenti e le studentesse hanno preso parte ad un incontro, insieme a circa altri 300 ragazzi e ragazze provenienti da altre scuole del maceratese, nel corso del quale si sono avvicendati la vice sindaca e assessora alle Pari opportunità e alle Politiche sociali, Francesca D’Alessandro, il questore di Macerata Luigi Silipo, il maggiore Giulia Maggi, comandante della Compagnia dei carabinieri di Tolentino, che hanno esortato i ragazzi e le ragazze a non tacere quando si è a conoscenza di casi di violenza subiti da amiche e conoscenti, ribadendo la fondamentale importanza della collaborazione tra forze dell’ordine, territorio e cittadini.

Gli studenti e le studentesse dell’Iis Matteo Ricci, insieme ai loro docenti Laura Carducci, Domitilla Micuccio e Giampaolo Vincenzi, realizzando il video “Buio e Luce. Silenzio e Voce (Violenza De Genere)”, che sarà proposto nel corso della serata “In nome di Carmen” del 24 novembre che si terrà al teatro Lauro Rossi, hanno scelto di leggere e affrontare il delicato tema della violenza da un punto di vista che non sia solamente quello della donna.
Uno dei momenti più toccanti del video è quello in cui la voce di una bimba sale con forza tra le pieghe di un filmato dai toni inizialmente sommessi, rompe gli argini, dà forma, colore e vita ad una farfalla che, fragile ma forte, tenta il volo di chi sceglie di vivere davvero, di essere quel che si vuole.

Ciò che le studentesse e gli studenti hanno voluto trasmettere, analizzando insieme le storie di Antigone, Giulia Tofana e Carmen, è che spesso la violenza non è legata soltanto al genere, ma rappresenta un vero e proprio male dell’Uomo sull’Uomo, della Società sulla Società.

guardami_occhi3-1024x578La violenza, infatti, è anche quella subìta da Creonte che non trova altro modo di rassicurare il popolo se non attraverso leggi che poco hanno a che vedere con la giustizia, è anche quella subìta da tutta la società che pretende da se stessa la vuota e inutile cristallizzazione dei ruoli e nei ruoli, è anche quella subìta da José che è stato immaginato a distanza di tempo dalla morte di Carmen, pronto a sposare un’altra donna, a ricostruire la sua persona secondo l’idea voluta dai più.

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Rita Emiliozzi

«Il progetto si inserisce in un percorso più ampio ed articolato, fortemente voluto e sostenuto dalla dirigente Rita Emiliozzi che, alla luce delle emergenze sociali sempre più frequenti che coinvolgono i giovani, costituisce un vero e proprio sistema di prevenzione e sensibilizzazione in tema di bullismo, cyberbullismo e violenza, pensato unitamente alla professoressa Carducci, che ne è responsabile all’interno dell’Istituto, essendo la realtà scolastica uno dei luoghi dove i ragazzi e le ragazze trascorrono più tempo».

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