lunedì, Dicembre 23, 2024

Vola negli Stati Uniti
per l’alternanza scuola lavoro
«Un sogno che si è concretizzato»

MACERATA - Alessia Nicosia, studentessa dell'Iis "Matteo Ricci", ha lavorato alla Stony Book dove ha studiato gli effetti di un antibiotico neoplastico sulle cellule del cancro al seno

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Alessia Nicosia con la dirigente Rita Emiliozzi

Un’estate speciale, all’insegna della formazione, della conoscenza e della crescita personale: è stata quella vissuta da Alessia Nicosia, studentessa della 4S dell’Iis ”Matteo Ricci”, volata da Macerata alla volta degli Stati Uniti, per svolgere, in un contesto internazionale, lo stage previsto all’interno dei Percorsi per le competenze Trasversali e l’Orientamento. Da Macerata agli Stati Uniti uno stage di eccezione, un contributo allo sviluppo di un protocollo per la misurazione della vitalità cellulare utilizzando il test Mtt e l’analisi degli effetti citotossici della Doxorubicina, un antibiotico neoplastico, sulle cellule del cancro al seno.

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Nel corso dei mesi di giugno e luglio, la studentessa ha avuto l’opportunità di vivere un’esperienza straordinaria nella prestigiosa Stony Brook University, nello stato di New York. Questa istituzione, parte del rinomato sistema della State University of New York (Suny), è conosciuta a livello internazionale per l’eccellenza accademica e le ricerche di avanguardia che offre ai suoi studenti.

«È stata un’avventura che mi ha regalato emozioni senza pari – ha affermato con entusiasmo Alessia, riflettendo su quanto vissuto – Ho avuto l’onore di incontrare persone provenienti da ogni angolo del globo, ognuna con la propria storia, le proprie scelte e le proprie diversità. Credo che condividere con loro i miei passi e i miei pensieri sia stato ciò che mi ha fatto crescere davvero tanto. Fare il tirocinio alla Stony Brook è stato un sogno che si è concretizzato. Ho vissuto un periodo bellissimo e diversi dalla solita routine quotidiana, che mi ha aiutato a capire quanto amo veramente ciò che studio e come applicarlo in un ambiente lavorativo reale. Appena sono arrivata, mi è stato detto ‘vogliamo farti assaporare com’è la vita qui, cos’è l’America’, e me ne sono completamente innamorata».

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Al “Matteo Ricci” la giovane frequenta l’articolazione sanitaria dell’indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie. Questo corso di studi, oltre a garantire un’ampia formazione scientifica, promuove una preparazione specifica in campo igienico-sanitario, con rilevanti competenze nelle tecniche di laboratorio e nelle analisi strumentali.

«Le sofisticate conoscenze teoriche e abilità operative nell’ambito della chimica, della biologia e della microbiologia – si legge in una nota dell’istituto –  maturate nel corso degli studi, sono state particolarmente utili per affrontare con successo lo stage oltreoceano. Infatti, la studentessa del “Matteo Ricci” è stata accolta nel laboratorio di “Fungal Pathogenesis” del Dipartimento di Microbiologia e Immunologia, dove ha avuto l’onore di essere guidata dal professore Maurizio Del Poeta, una figura di spicco nel settore. Inoltre, ha avuto l’opportunità di collaborare con Chiara Luberto, professoressa associata di fisiologia e biofisica nel Centro Oncologico Stony Brook».

Tra le tante importanti attività svolte, Alessia ha avuto modo di partecipare all’esecuzione di test di suscettibilità in vitro e all’attività di uccisione di nuovi composti antifungini ed ha anche osservato come eseguire l’analisi farmacocinetica di farmaci in vari campioni per la ricerca utilizzando la tecnica di cromatografia liquida ad alte prestazioni.

«Siamo particolarmente contenti che una nostra studentessa abbia potuto fare un tirocinio così altamente formativo – fa sapere la professoressa Flavia Di Felice, la docente tutor del Pcto – che le ha anche permesso di essere parte attiva in iniziative importanti, come il contributo allo sviluppo di un protocollo per la misurazione della vitalità cellulare utilizzando il test MTT e l’analisi degli effetti citotossici della Doxorubicina, un antibiotico neoplastico, sulle cellule del cancro al seno».

«La straordinaria esperienza di Alessia – afferma Rita Emiliozzi, dirigente del Matteo Ricci – dimostra come le nostre scuole, quando sono dotate di programmi innovativi e attrezzature avanzate, come è il caso dei nostri moderni laboratori, possono preparare al meglio gli studenti e metterli in grado di affrontare anche i contesti internazionali più avanzati. La formazione ottenuta al “Matteo Ricci” ha, infatti, rappresentato un trampolino di lancio verso un’opportunità unica che ha permesso alla giovane studentessa di mettere in pratica le sue passioni e conoscenze in un contesto di livello mondiale. Una testimonianza tangibile di come la preparazione e l’entusiasmo dei nostri giovani, uniti a una scuola che funziona, possano spingersi ben oltre i confini delle aule scolastiche e lanciarli verso mete di alto livello».

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