domenica, Dicembre 22, 2024

Quando l’accoglienza a scuola
diventa un’esperienza eco-somatica

MACERATA - Le esperienze di accoglienza delle classi prime della scuola "Dante Alighieri" si sono concluse nel bosco urbano di Collevario

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I ragazzi e e le ragazze della scuola Dante Alighieri

Il suono dell’ukulele, il respiro tra gli alberi e un totem per ricordare che l’unione fa la forza: tutto questo in una esperienza eco- somatica. Si sono concluse le uscite previste dalla secondaria di I grado “Dante Alighieri” di Macerata per l’accoglienza degli alunni e delle alunne delle classi prime. E’ stata un’esperienza entusiasmante grazie alla magica guida della professoressa Claudia Antonelli.
«I ragazzi e le ragazze accompagnati dai propri docenti – scrive la scuola – sono stati coinvolti, al suono dell’ukulele “Lele”, in attività volte alla socializzazione ed alla conoscenza dell’altro e cosi un semplice gioco di scambi ha permesso già durante il percorso a piedi di conoscere qualcosa in più dei compagni di classe. Domande per nulla scontate hanno messo in luce aspetti insoliti o belle comunanze e così, allegre e spensierate, le “matricole” hanno raggiunto il Belvedere del Bosco Urbano di Collevario ed in cerchio si sono presentate tra battiti di mani e passi di danza. E’ stato un gioco semplice che ha costretto tuttavia gli alunni e le alunne ad un ascolto attento oltre che alla partecipazione attiva: il suono dell’ukulele scandiva infatti il tempo e la direzione e distrarsi voleva dire interrompere il giro. La natura dalla cima della collinetta offre uno spettacolo maestoso e le giornate baciate dal tiepido sole e dalle recenti pioggerelline hanno mostrato i colori degli alberi particolarmente luminosi».
dante_alighieri-2La professoressa Antonelli ha poi invitato i ragazzi e le ragazze ad entrare nel bosco per “sentire” oltre che per vedere gli alberi. Il messaggio era chiaro: «Entrare in sintonia con la natura e con noi stessi. Respirare, respirare e sentire il nostro respiro. Donarsi al bosco ed accogliere l’unicità di un luogo pieno di vita».
La classe 1E racconta perché è stata un’esperienza eco-somatica. «All’interno del bosco, in silenzio, tutti guardavano stupiti gli alberi intorno, come se li vedessero per la prima volta ed in realtà non li avevano mai guardati in quel modo. Mentre raccoglievano qualche oggetto naturale che li incuriosiva, questo era stato loro chiesto, sotto i piedi si sentiva il lieve crack di foglie già cadute a terra e calpestate. Quante cose da scoprire ancora. Poi i ragazzi e le ragazze sono tornati sul piazzale ed hanno costruito un simbolo con i piccoli elementi che ognuno di loro aveva raccolto: una pigna, una foglia, un rametto… il simbolo della loro classe, della loro unione e perciò della loro forza».
«Io ho scelto una pigna -dice Matilde- perché ho pensato che rappresentasse bene l’essenza del bosco ed anche di una classe: tanti petali tutti legati l’uno all’altro, come una vera e propria famiglia, dagli alberi più robusti ed alti alle foglie più piccole e delicate. Presi singolarmente non sono granché, ma insieme creano qualcosa di magico… un po’ come noi, una classe, da soli siamo poco ma insieme potremo essere fortissimi!» Ora l’immagine del “totem” verrà stampata, plastificata ed appesa in ogni classe prima per ricordare la bella esperienza vissuta insieme, ma soprattutto che “l’unione fa la forza».

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