lunedì, Dicembre 23, 2024

A Macerata si aprono le porte del baskin
e i canestri diventano sei

SPORT E INCLUSIONE - Secondo anno di attività per i Nuovi Amici. L'allenatore Michele Cocco racconta cosa rappresenta questo sport nella vita di molti ragazzi e ragazze

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di Lorenzo Lanciotti

Sai cos’è il baskin? E’ lo sport che nasce dall’unione di due elementi il basket e l’inclusione. E’ un nuovo modo di fare basket che da qualche mese si può giocare anche a Macerata. Sono iniziati in questi giorni gli open day: il primo si è tenuto giovedì e il prossimo sarà il 7 settembre dalle 15,30 alle 17, al campo dei salesiani, in via Annibal Caro 6, al coperto.

«Il baskin è una variante del basket dove giocano abili e disabili assieme, maschi e femmine – spiega Michele Cocco, l’allenatore della squadra – ma soprattutto sono disabili con qualsiasi disabilità, che sia fisica o meno, chiunque può tranquillamente partecipare e giocare. È uno sport agonistico a tutti gli effetti, quindi c’è un campionato e si svolgono degli allenamenti».

Il gioco, con una divisione di cinque ruoli differenti, in base alle abilità, alle disabilità e alle capacità di ogni giocatore, rappresenta un vero e proprio momento di aggregazione e condivisione, oltre che di inclusività, non indifferente. Un messaggio forte e chiaro che la società, creata dalla Odv “I nuovi amici” di Macerata, ha voluto urlare con convinzione con l’intento di proseguire il percorso di inclusione, già intrapreso in passato con altre attività.

«I ruoli sono regolamentati e quindi ci sono anche delle tabelle che vanno a indicare gli stessi – continua l’allenatore – Ci sono 6 canestri. Oltre ai due classici a fondo campo del basket, ce ne sono altri 4 a metà campo. Due a 2,20 m e gli altri due a 1,10 m, quindi uno per lato e, inoltre, a metà campo ci sono due aree in cui stazionano i cosiddetti pivot, che sono ruolo uno e ruolo due, che stazionano lì perché comunque non hanno le capacità di relazionarsi nello spazio-tempo con gli altri».

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L’obiettivo ultimo del gioco è sempre lo stesso: fare più canestri della squadra avversaria, seguendo, naturalmente, un insieme di regole che si adattino al meglio ai giocatori.

Gli open day, di cui il prossimo avrà luogo lunedì 7 settembre, sono organizzati con lo scopo di aumentare il bacino di giocatori, in quanto oltre alla presenza di abili e disabili, deve essere garantita anche la quota rosa. Pertanto, si è alla ricerca di giocatori che siano sia maschi che femmine.

«L’anno scorso abbiamo fatto il nostro primo campionato – dice Michele Cocco – e ora stiamo facendo questi open day in vista del prossimo. Abbiamo sempre bisogno di nuovi giocatori, perché altrimenti non si cresce. Facciamo degli allenamenti regolari. È un modo per portare avanti un discorso di inclusione all’interno della realtà maceratese e all’interno della vita di quelli che rientrano nell’orbita baskin».

La società è formata dalla presidente Barbara Bacaloni, dal vice presidente Marco Core e dai tanti giocatori che popolano la struttura.

 

 

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