domenica, Dicembre 22, 2024

«Drogarci era diventato
il nostro unico pensiero,
ora rimettiamo insieme i pezzi»

SCUOLA - Le parole di Alessia e Valeria, 25 e 26 anni, un passato fatto di abuso di varie sostanze, di violenza da partner sbagliati, precipitate nell'inferno della tossicodipendenza appena adolescenti, raccontate di fronte alla platea di studentesse e studenti del liceo Alberico Gentili di San Ginesio e Sarnano

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Un momento dell’incontro

«Abbiamo iniziato alla vostra età, prima a fumare le canne, poi piano piano abbiamo sperimentato altre sostanze. Provate quando avete voglia di farvi una canna a dire “oggi non lo faccio”, se non ci riuscite già avete un problema. La sostanza ha preso il sopravvento su tutto, non riuscivamo a fare più nulla, non avevamo relazioni sociali, l’unico pensiero era diventato drogarci. State attenti perché è un attimo, stavamo buttando via la nostra vita, ora siamo in comunità da due anni a Corridonia, stiamo rimettendo insieme i pezzi e ci stiamo ricostruendo un futuro». Sono state queste le parole di Alessia e Valeria, 25 e 26 anni, un passato fatto di abuso di varie sostanze, di violenza da partner sbagliati, precipitate nell’inferno della tossicodipendenza appena adolescenti, raccontate di fronte alla platea di studentesse e studenti del liceo Alberico Gentili di San Ginesio e Sarnano, nell’ambito delle due giornate dedicate alla sensibilizzazione contro le dipendenze da sostanze e comportamentali, organizzate dalla commissione salute e benessere dell’istituto.
testimonianze_san_ginesio-4-1024x768Coinvolti dalla schiettezza e dalla realtà di queste due testimonianze di vita vissuta, gli studenti hanno applaudito più volte, ponendo numerose domande. Alessia e Valeria oggi hanno ripreso a studiare ed hanno descritto la loro giornata in comunità, scandita da impegni ed attività volte a fare un lavoro su sé stesse, per ritrovare quel cammino smarrito con la tossicodipendenza e rinascere ad una nuova vita, libere dalla schiavitù da abuso di sostanze patologiche.
Ad essere coinvolta nell’iniziativa la cooperativa sociale Pars Pio Carosi, che da numerosi anni gestisce nel territorio comunità per soggetti fragili, alle prese con problemi di dipendenze patologiche, comunità educative per minori. Le due referenti del progetto Pars sono le dottoresse Silvia Serroni ed Irene Costantini.

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L’incontro con il luogotenente Vito De Giorgi

Le operatrici Pars hanno aperto l’incontro con una carrellata dei rischi da abuso di sostanze, comprese quelle legali come alcool e tabacco, evidenziando le abitudini di consumo dei giovanissimi in occasione di eventi musicali e di festa, spesso inconsapevoli dei rischi che corrono e fanno correre agli altri, ad esempio mettendosi alla guida. Sono stati evidenziati i rischi fisici e psicologici conseguenti all’assunzione di droghe, un problema che tocca ragazze e ragazzi, di differente provenienza sociale e anche adulti. Negli anni l’abuso di droghe produce danni irrecuperabili, con l’elevato rischio di sviluppo di patologie psichiatriche che condizionano per tutta la vita il soggetto interessato. Si è parlato anche di dipendenze comportamentali come il gioco d’azzardo patologico. A completare il quadro sono stati nei giorni scorsi gli incontri con i carabinieri, sulle conseguenze legali della tossicodipendenza, svolti con le classi del triennio dal comandante della stazione di San Ginesio, luogotenente Vito De Giorgi.

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