lunedì, Dicembre 23, 2024

Bullismo e cyberbullismo,
la campagna di sensibilizzazione
creata da studenti e studentesse

TUTTI INSIEME - All'interno del progetto OIbul - Osservatorio interuniversitario sul Bullismo, in mostra all'università di Macerata gli elaborati degli studenti e studentesse per una campagna di prevenzione e contrasto

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di Marta di Massimo*

In occasione dell’ultimo incontro in materia di “prevenzione e contrasto al bullismo e ai fenomeni a esso collegati”, tenuto nell’Istituto Istruzione Superiore “A.Einstein-A.Nebbia”,  a gennaio si è svolto un convegno in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, incaricato dello svolgimento del progetto “O.I.Bul” all’interno della scuola.

bullismo_cyberbullismo_unimc-5-76x300Il progetto “O.I.Bul: Osservatorio Interuniversitario sul Bullismo”, nato dalla collaborazione tra la Regione Marche, i quattro atenei presenti sul territorio e le scuole che hanno aderito, ha come obiettivo non solo di prevenire e contrastare il bullismo e i fenomeni a esso collegati, ma anche e soprattutto di comprendere il bullismo e il cyberbullismo dal punto di vista dei ragazzi e delle ragazze in età adolescenziale.
Con le classi prime è stato svolto un lavoro di riflessione, incentrato sul confronto tra studenti e studentesse e fondato sul principio di una ricerca-azione, cioè una modalità di raccogliere dati utili alla ricerca, coinvolgendo direttamente e attivamente i partecipanti nel mentre si sostiene una conoscenza più approfondita dei fenomeni indagati. Per questo scopo alle classi sono stati presentati in una prima fase due questionari: il primo finalizzato alla comprensione delle caratteristiche volte a formare un possibile identikit del cyberbullo e della cyberbulla; il secondo, invece, utile a far riflettere i ragazzi e le ragazze sulle possibili soluzioni da mettere in atto per tentare di risolvere diverse situazioni di bullismo e cyberbullismo. Dopo aver raccolto ed elaborato i dati da parte del team di ricerca, per ogni questionario è stato organizzato un incontro di restituzione degli elementi significativi emerse, da discutere con i ragazzi e le ragazze. In questo modo si è permesso agli studenti e alle studentesse di esprimere il loro pensiero e di confrontarsi a vicenda, approfondendo alcuni risultati in modo utile anche per il team di ricerca. Per gli insegnanti presenti in classe è stato un modo di comprendere il punto di vista dei loro giovani nei confronti di un tema di grande importanza, visto e considerato il sempre maggiore utilizzo di dispositivi internet e social network, i quali richiedono una buona dose autoregolazione e di pensiero critico per un utilizzo adeguato.
Con le classi seconde si è scelto invece di adottare una strategia ritenuta utile per responsabilizzare maggiormente i destinatari del progetto, chiedendo di partecipare alla creazione di una campagna di sensibilizzazione a partire proprio dal loro pensiero e dai messaggi che hanno ritenuto importante trasmettere ai loro coetanei e più in generale all’intera società, secondo una metodologia peer to peer. Alcuni studenti e alcune studentesse hanno dato sfogo alla loro creatività costruendo modellini rappresentanti dispositivi elettronici, accompagnati da messaggi importanti da trasmettere alle vittime di cyberbullismo. Altri hanno invece ritenuto il disegno, come la creazione di fumetti e loghi, il mezzo più efficace per comunicare pensieri profondi di aiuto e prevenzione.
bullismo_cyberbullismo_unimc-4L’evento finale dell’intero percorso è stato pensato per offrire a genitori e insegnanti un momento di condivisione, dedicato a riflettere e confrontarsi circa il pensiero degli e delle adolescenti in relazione al tema del cyberbullismo, il tutto accompagnato dalla mostra dei prodotti realizzati dagli studenti e dalle studentesse delle classi seconde per la Campagna di sensibilizzazione. Durante il convegno, genitori e insegnanti hanno partecipato attivamente e con grande interesse alla discussione circa i dati emersi dall’analisi dei questionari e dagli incontri di restituzione svolti con gli studenti e le studentesse.
Il pensiero generale conferma l’esistenza di caratteristiche volte a formare un possibile identikit del cyberbullo e della cyberbulla, ma quello che viene valorizzato dagli studenti e dalle studentesse è la presenza di cause complesse e profonde alla base di questi comportamenti, come problematiche di tipo sociale, familiare o di fragilità, offrendo così una cornice di significati più profonda alla comprensione del fenomeno. Un ulteriore aspetto affrontato durante il convegno, riguarda la condivisione circa la necessità di coinvolgere persone adulte come genitori, insegnanti e istituzioni per tentare di risolvere diverse situazioni di cyberbullismo, allo stesso tempo i ragazzi e le ragazze sembrano non considerare la comunità come parte dell’azione risolutiva, sottolineando l’importanza della costruzione di un senso di comunità più profondo e degno di fiducia.
bullismo_cyberbullismo_unimc-6L’incontro si è concluso con la visita alla mostra dei prodotti realizzati. Sono tanti i messaggi che i ragazzi e le ragazze hanno voluto inviare, alcuni rivolti alle vittime come il messaggio di accettazione espresso dalla frase “Tu vali così come sei”, altri rivolti a coloro che mettono in atto comportamenti negativi nei confronti dell’Altro, come il pensiero “Pensa prima di agire” e altri ancora che sottolineano la capacità degli/le adolescenti non solo di comprendere il dolore che può scaturire da determinati gesti , ma anche di riconoscere il potere benefico delle parole e del dialogo, come il pensiero “Sono a nuoto in un mare pieno di squali, o ne Parlo o Annego”.
bullismo_cyberbullismo_unimc-2Partire dalla scuola e dalla famiglia, può essere determinante nel diffondere un atteggiamento mentale e culturale che consideri la diversità come una ricchezza e che educhi all’accettazione e al rispetto dell’altro. Per questo il progetto O.I.Bul si presenta come un’occasione di incontro e comunicazione tra generazioni diverse, volta a favorire la ricerca di quel senso di comunità e responsabilità collettiva che talvolta sembra essere andato perduto.
Una mostra degli elaborati delle scuole superiori di secondo grado sarà inaugurata all’Università di Macerata, nell’atrio della sede della sezione di Filosofia del Dipartimento di Studi umanistici in Via Garibaldi 20, in occasione del 7 febbraio, Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. La mostra resterà aperta fino al 21 febbraio.
È possibile prenotare visite guidate e attività di laboratorio ai seguenti indirizzi email: Elisa Cirilli e.cirilli3@unimc.it, Veronica Guardabassi veronica.guardabassi@unimc.it

 

*Marta Di Massimo – Partecipante al team di ricerca coordinato dalla professoressa Paola Nicolini insieme a Elisa Cirilli, Veronica Guardabassi, Giorgio Cipolletta e Alessandro Maranesi

 

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