lunedì, Dicembre 23, 2024

Accoglienza eco somatica
al parco urbano di Collevario
«E’ stato come vedere alberi per la prima volta»

MACERATA - Alunni e alunne delle prime classi della scuola media "Dante Alighieri" hanno partecipato all'uscita grazie alla magica guida della professoressa Claudia Antonelli. Il racconto di Giorgia Donati della 1D

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Si sono concluse le uscite previste dalla secondaria di I grado “Dante Alighieri” di Macerata per l’accoglienza degli alunni e delle alunne delle classi prime. E’ stata un’esperienza entusiasmante grazie alla magica guida della professoressa Claudia Antonelli. I ragazzi e le ragazze accompagnati dai propri docenti sono stati coinvolti, al suono dell’ukulele della guida, in attività volte alla socializzazione ed alla conoscenza dell’altro e cosi un semplice gioco di scambi ha permesso già durante il percorso a piedi di sapere qualcosa in più del compagno di classe e come dice Giorgia Donati della I D «di sentirsi più completi». Allegre e spensierate le “matricole” hanno raggiunto il Belvedere del Bosco Urbano di Collevario ed in cerchio si sono presentate tra battiti di mani e passi di danza.

matricole_dante_alighieri-1-1024x771La natura da lì offre uno spettacolo maestoso e le giornate baciate dal sole hanno reso i colori degli alberi particolarmente luminosi. La professoressa Antonelli ha poi invitato i ragazzi e le ragazze ad entrare nel bosco per “sentire” oltre che per vedere gli alberi. Il messaggio era chiaro: “ Entrare in sintonia con la natura e con noi stessi. Respirare, respirare e sentire il nostro respiro”. Ecco perché è stata un’esperienza Eco-Somatica.
E’ ancora Giorgia che racconta: «All’interno del bosco, in silenzio, tutti guardavamo stupiti gli alberi intorno a noi. E’ come se li vedevamo per la prima volta ed io di sicuro non li avevo mai guardati in quel modo. Mentre raccoglievamo qualche oggetto naturale che ci incuriosiva, un odore di fresco, di vita mi ha inebriato e in quel silenzio magico avvertivo ogni piccola folata che muoveva le foglie di quella cupola di cristallo verde. Io mi sono immaginata il vento come un direttore d’orchestra che faceva ondeggiare a ritmo le chiome del bosco per comporre una sinfonia di benessere.
matricole_dante_alighieri-3-771x1024Intorno a me c’erano alberi dai colori carichi ed intensi mentre sotto i piedi si sentiva il lieve crack di foglie già cadute a terra e calpestate. E’ stata una breve passeggiata e mi sarebbe piaciuto fosse stata più lunga. Quel posto riserva tante sorprese da scoprire. Poi siamo tornati sul piazzale ed abbiamo costruito un simbolo con i piccoli elementi che ognuno di noi aveva raccolto: una pigna, una foglia, un rametto… il simbolo della nostra classe, della nostra unione. Io però sono tornata a scuola anche con un’idea curiosa in testa. Ho pensato che quel piccolo bosco, che da fuori sembrava solo un parco, dentro era una vera e propria famiglia, dagli alberi più robusti ed alti alle foglie più piccole e delicate. Presi singolarmente non erano granchè, ma insieme creavano qualcosa di magico… un po’ come noi, una classe, da soli siamo poco ma insieme potremo essere fortissimi!»

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1 COMMENT

  1. quello di collevario non è solo un bosco ma un isola naturale dove non ci sono ne eleni ne alterazioni alla natura.

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