lunedì, Dicembre 23, 2024

La diga di Cingoli,
un’aula a cielo aperto

ESPLORA - Sempre più spesso le scuole la scelgono come meta educativa. L’obiettivo del Consorzio di bonifica: «Educare le nuove generazioni al tema del rispetto e della tutela dell’acqua e alla produzione sostenibile di energia»

 

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i bambini della scuola primaria durante la visita alla diga di Cingoli

La diga e il grande lago di Cingoli sono un vero e proprio gioiello ambientale nonché una riserva preziosa di biodiversità. Sempre più spesso, infatti, molti istituti la scelgono come meta educativa per le gite scolastiche. «L’obiettivo del Consorzio di bonifica  – si legge in una nota – è quello di educare le nuove generazioni al tema del rispetto e della tutela dell’acqua e alla produzione sostenibile di energia».

Così ha fatto con i bambini e le bambine della scuola primaria Grottaccia, dell’Istituto comprensivo Mestica di Cingoli. Prima di divertirsi nell’avvincente parco avventura, i giovani studenti e le giovani studentesse sono rimasti meravigliati dalla maestosa parete a valle dell’impianto.

Anche la scuola elementare di Villastrada ha avuto l’occasione di apprezzare il fascino della struttura idraulica. I piccoli visitatori e le piccole visitatrici sono entrati nei cunicoli accessibili dalla porta di ingresso “Concio 8”. Si sono addentrati nella zona più bassa della diga, dove si trovano le grandi paratie che regolano l’apertura e la chiusura dell’impianto. «Lo sbalzo termico di 10 gradi ha lasciato i bambini e le bambine impressionati» come racconta l’ingegner Lucia Sorace, responsabile della diga di Castreccioni per il Consorzio di bonifica.

In seguito i ragazzi e le ragazze hanno visitato la grande centrale idroelettrica e hanno compreso l’importanza degli impianti di produzione di energia sostenibile.
La suggestiva visuale dall’alto del coronamento dell’impianto ha tenuto desta l’attenzione. La diga e il lago di Cingoli sono immersi in un ambiente ricco di flora e fauna molto varie e di sentieri tutti da esplorare.
«L’interesse era palpabile, tanto che mi hanno rivolto un’infinità di domande. Per questo siamo sempre più motivati a realizzare un grande Museo dell’acqua che possa attirare ed educare sempre più persone e giovani» afferma l’ingegnere.

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