lunedì, Dicembre 23, 2024

«Hip hop international,
due nostri gruppi in finale
ma ci servono soldi per volare in America»

CORRIDONIA - Gianluca Marrazzo della scuola Area 21- Dance Art Studios lancia una raccolta fondi per coronare il sogno dei suoi giovani allievi e allieve di partecipare ai mondiali di Phoenix, in Arizona

hip_hop-3-1024x670
di Giulia Sancricca

Si classificano all’Hip Hop International e per i ragazzi e le ragazze della scuola Area 21- Dance Art Studios di Corridonia si sono aperte le porte per la qualificazione ai mondiali di Phoenix, in Arizona.
Il grande riconoscimento dopo tanto lavoro è però minato dalla preoccupazione di non riuscire a racimolare i fondi per volare in America.
Così il direttore artistico della scuola, nonché coreografo Gianluca Marrazzo, annuncia di lanciare una raccolta fondi per permettere ai suoi allievi di sostenere la spese del viaggio e coronare un sogno che poche scuole possono raggiungere.
«Noi abbiamo sempre avuto, come obiettivo principale, quello di partecipare ogni anno all’Hip Hop International che è l’evento più importante della Street dance mondiale. Ma solo le prime tre Crew (così vengono definiti i gruppi che si esibiscono, ndr) di ogni categoria hanno l’accesso alla finale mondiale.
Sabato scorso – racconta Marrazzo – al Gran Teatro Morato di Brescia, si sono tenute le qualificazioni italiane e i ragazzi della nostra scuola si sono contraddistinti agguantando la finale Italiana con entrambe le Crew. Quella che porta il nome di “U Mad” (13/18 anni con Elisa Mancioli, Giulia Fornari, Gianluca Marrazzo, Viola Cereghetti, Giulia Bordoni, Fabrina Gironelli, Alice Bernacchini, Asia Marrazzo) è arrivata quinta e l’altra “Hht” (dai 18 anni in su con Giorgia Gironella, Fabrina Gironelli, Daniela Castagna, Marta Compagnucci, Giorgia Picciafuoco, Sofia Corpetti, Gianluca Marrazzo) è riuscita a classificarsi al terzo posto. È stata questa – precisa -a guadagnarsi la qualificazione ai mondiali che si terranno dal 6 al 13 agosto a Phoenix in Arizona. Non solo: per questa edizione, l’organizzazione sta valutando di far arrivare alla competizione mondale anche i quinti classificati, dunque c’è la possibilità che tutti i nostri ragazzi possano esibirsi in America».
hip_hop-1-1024x1024Per Marrazzo e i suoi allievi è «il sogno di una vita. L’unico ostacolo – confida – è il costo della trasferta: si tratta di una cifra importante, considerando che molti sono giovani e non hanno nemmeno 18 anni. Servirebbero circa diecimila euro per far partire un gruppo. Così stiamo cercando di organizzare una raccolta fondi per dare una spinta al nostro sogno. Allo stato attuale non c’è un sito ufficiale dove poter contribuire, ma chi vuole può seguire le nostre pagine Facebook e Instagram “Area 21 – Dance Art Studios” per conoscere gli aggiornamenti».
Il direttore artistico sottolinea, infatti, come questo traguardo rappresenti «un risultato storico non solo per la Crew e la scuola, ma per tutto il territorio marchigiano.
Arriva anche dopo due lunghissimi anni in cui siamo stati lontani dai palcoscenici: i ragazzi non hanno mai mollato la loro passione, ma hanno dato una grandissima prova di carattere. Hanno continuato ad allenarsi in tutti i modi possibili durante la pandemia (on line e in presenza con la mascherina), affrontando le difficoltà non come un ostacolo ma come una opportunità di crescita».
hip_hop-2-1024x1024E per la scuola di Corridonia le difficoltà sono arrivate pochi mesi dopo l’apertura. «La scuola è nata a settembre del 2019 – racconta Marrazzo – , poco prima della pandemia. Subito dopo abbiamo dovuto affrontare le difficoltà che anche le altre scuole di danza hanno vissuto e ci riteniamo fortunati per essere riusciti a restare a galla. La nostra non è solo una scuola, ma una grande famiglia e questo è stato uno dei nostri punti di forza. Ora speriamo che questo capitolo sia chiuso e che riusciamo a svolgere la nostra attività nella maniera più normale possibile».
Per gli allievi sarebbe ancora più bello se questo capitolo si chiudesse con il coronamento di un sogno. «Ci rendiamo conto che è una cifra considerevole quella di cui abbiamo bisogno, ma ci auguriamo che possa essere divisa su più sponsor. Anche se non riuscissimo a racimolare tutti i fondi necessari, sarebbe importante alleggerire il peso delle famiglie».
A dare ancora più forza alle due Crew, il fatto di vivere un evento che favorisce l’incontro tra le scuole di tutto il mondo. «Sarebbe stata una emozione forte in qualsiasi contesto – confida Marrazzo – ma dopo un momento in cui non abbiamo potuto incontrarci nemmeno tra di noi, riuscire a condividere quel palco per rappresentare l’Italia sarebbe grandissimo».

Articoli correlati

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ultime notizie