lunedì, Dicembre 23, 2024

Lezione di legalità
con le più alte cariche dei carabinieri

CIVITANOVA - L'Ipsia Corridoni ha aderito ad un progetto promosso dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica

legalita_ipsia_corridoni-2L’Ipsia “F. Corridoni” aderisce ad un progetto promosso dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e spalanca le porte alle più alte cariche dei Carabinieri di Civitanova per una lezione sulla legalità. Ecco il resoconto della giornata scritto dalla professoressa Roberta Campolungo.

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Arrivano puntualissimi, al civico 25 di viale Villa Eugenia, l’8 aprile alle 9,30 il capitano Amicucci, comandante dei Carabinieri della Compagnia di Civitanova  e il luogotenente Filannino, comandante della stazione dei Carabinieri di Civitanova, per parlare di legalità ai ragazzi dell’Istituto Professionale “Corridoni” di Civitanova.
L’incontro con gli studenti dell’indirizzo MAT è avvenuto a seguito dell’adesione, da parte del dirigente scolastico, all’iniziativa (promossa dalla Prefettura di Macerata e sostenuta dal Comune di Civitanova ) volta alla formazione e all’informazione della popolazione studentesca sui rischi derivanti dal consumo di sostanze stupefacenti. Aderendo al progetto, il Comune si pone l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità e di contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze nocive e illegali nelle scuole del territorio.
Ad avviare i lavori ha provveduto il dirigente scolastico, Francesco Giacchetta, in collegamento video dalla Sede Ipsia di Corridonia; nel saluto iniziale il ds ha lodato la bella iniziativa, che ha permesso l’incontro tra il mondo della scuola e quello delle Forze dell’Ordine, e ha raccontato come sia nato e cresciuto il suo personale legame con l’Arma, grazie alla esperienza lavorativa del padre a servizio dello Stato, per quarant’anni, proprio come carabiniere.
legalita_ipsia_corridoni-4La lezione, di 90 minuti circa, si è tenuta in presenza con gli studenti della classe 2I: tuttavia, vista l’unicità dell’evento, alle classi prima e terza è stata data l’opportunità di seguire il seminario in video collegamento dalle rispettive aule. La classe 2I ha seguito con compostezza ed interesse la lezione, iniziata con una discussione che ha portato ad una definizione condivisa tra tutti i presenti di legalità e di rispetto delle regole. Successivamente, attraverso esempi concreti, il capitano ha esplicitato il concetto di violazione delle leggi e quello di sanzioni correttive previste nel caso di comportamenti antigiuridici.
La lezione, condotta principalmente con la metodologia didattica della lezione partecipata e dialogata, è stata supportata dalla proiezione di testi scritti e di materiali audiovisivi inerenti le tre tematiche trattate: le droghe, l’abuso di alcolici, il bullismo.
L’argomento “droghe” è stato introdotto partendo dalla classificazione degli effetti farmacologici che producono nell’individuo. Il capitano ha messo in guardia gli studenti sul fatto che spesso i trafficanti, per sottrarre le sostanze ai controlli, modificano chimicamente gli stupefacenti facendo giungere sul mercato molecole mai valutate clinicamente; da qui derivano le devastanti conseguenze per la salute fisica e psichica degli ignari consumatori. Inoltre il capitano ha ammonito i ragazzi raccontando loro che la curiosità di saggiare tali sostanze, soprattutto da parte di chi è affetto da disagi psicologici, e il fatto che spesso per promuovere il consumo di tali sostanze queste ultime vengano offerte gratuitamente dagli spacciatori, sono fattori che contribuiscono enormemente alla diffusione del loro consumo. Poi, dal consumo sporadico all’assuefazione fisica, psicologica e sociale del consumatore il passo è breve. Un messaggio chiaro è stato consegnato ai ragazzi dai Carabinieri – e cioè che occorre aumentare la consapevolezza dei giovani sugli effetti nocivi provocati da tali sostanze sulla salute fisica e psichica e il fatto che l’uso di tali sostanze è spesso all’origine di eventi di violenze e crimini, che hanno poi un grosso impatto sulla vita del singolo oltre che della comunità. Dopo i riferimenti normativi che regolamentano l’uso, la produzione, la coltivazione e lo smercio di sostanze stupefacenti, il capitano ha posto l’accento sul fatto che gli effetti nocivi provocati da tali sostanze sono spesso irreversibili e che il processo di disintossicazione per liberarsi dalla dipendenza è sempre complicato, lungo e di incerto successo: solo pochi, infatti, riescono a liberarsi definitivamente da una dipendenza da stupefacenti.
legalita_ipsia_corridoni-3Il secondo capitolo della discussione ha avuto per oggetto l’alcolismo. L’alcool, diversamente dalle sostanze stupefacenti, non è una sostanza illegale e pertanto la sua commercializzazione è consentita ma, analogamente alle sostanze stupefacenti, genera problemi di dipendenza. Estremamente preoccupanti, ha riferito il capitano, sono i dati che riferiscono che si è abbassata l’età di chi consuma alcolici, e che è aumentato percentualmente il numero di donne che ne abusano. L’alcolismo non è un fenomeno di poco conto: nella dissertazione è stato ricordato ai ragazzi che rappresenta la terza causa di morte dopo cancro e malattie cardio-vascolari. I relatori hanno puntualizzato anche il fatto che l’ebbrezza generata dal consumo di alcolici è l’effetto che viene ricercato principalmente da chi beve, ma anche che tale effetto si ottiene con quantità sempre crescenti di alcolici, a seguito dell’assuefazione dell’individuo all’etanolo, con conseguenze sempre più gravi per il consumatore. Infine, non trascurabile il dato che all’alcolismo è da attribuirsi la principale causa di incidenti stradali.
Per introdurre l’argomento “bullismo”, il capitano ha mostrato agli studenti il cortometraggio dal titolo “Il fenomeno del bullismo” realizzato dalla Scuola Ufficiali Carabinieri in collaborazione con l’IIS Statale “R. Rossellini” di Roma (guardalo qui). Dal cortometraggio sono scaturite opinioni e riflessioni sulla figura del bullo, sui comportamenti da bullo e, soprattutto, sui concetti sbagliati che alimentano il bullismo. Per fronteggiare il fenomeno i ragazzi hanno riflettuto sui ruoli giocati dai vari attori che si muovono intorno al bullo: i sostenitori del bullismo ( una platea che deride il bullizzato), l’aiutante del bullo, il difensore della vittima e la maggioranza silenziosa. A conclusione il capitano ha fornito il numero verde per segnalare fatti di bullismo e lo spaccio di sostanze illecite nelle scuole il 43002.
legalita_ipsia_corridoni-1La professoressa S. Giuli, a conclusione dell’intervento, ha ringraziato i Carabinieri per l’intervento e li ha invitati a tornare nella sede di Civitanova per poter incontrare in presenza altre classi, auspicando una fattiva e continuativa collaborazione della Scuola con l’Arma nella sensibilizzazione contro l’uso di sostanze stupefacenti e nel contrasto tempestivo dei fenomeni di bullismo.

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