domenica, Dicembre 22, 2024

Pino, Giovanna e la scuola
dove non si danno voti

APIRO - Dall’Istituto comprensivo “Coldigioco” dove l’esperienza Mce mise radici agli albori, si è costituita la sezione del Movimento di cooperazione educativa della provincia di Macerata

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La copertina del giornalino “Il cardo”

Si è costituita la sezione del Movimento di cooperazione educativa della provincia di Macerata. E l’iniziativa non poteva che partire da Apiro: dall’Istituto comprensivo “Coldigioco” dove l’esperienza Mce mise radici agli albori della sua diffusione in Italia. Qui infatti insegnò per dieci anni la maestra Giovanna Legatti, moglie di Giuseppe Tamagnini, uno dei padri fondatori del movimento, nato nel 1951 – per una scuola democratica – sulla scia del pensiero pedagogico e sociale dei francesi Célestin ed Elise Freinet.
«Quella di Pino e Giovanna – spiega la Dirigente di ‘Coldigioco’, Emanuela Tarascio – era una scuola in cui non si davano voti, ma si faceva un piano di lavoro settimanale che poi si verificava, permettendo ai bambini e alle bambine di autovalutarsi. Una scuola in contatto con altre scuole, assieme alle quali la maestra Giovanna corrispondeva e scambiava il giornalino ‘Il cardo’. Fra queste la scuola del maestro Armando Novelli di Ancona, frequentata anche da Sandro Montanari, il quale molti anni dopo avrebbe rivitalizzato Coldigioco, frazione di Apiro, fondandovi un osservatorio geologico di rilevanza internazionale».
Da anni ormai lo stesso Istituto comprensivo si chiama “Coldigioco” proprio in ragione di quell’esperienza formativa legata al Movimento di cooperazione educativa e il primo incontro della neonata sezione maceratese si è tenuto qui con la partecipazione di un bel gruppo di insegnanti (dall’Infanzia alla Secondaria di primo grado) non solo di Apiro, ma anche di Cingoli, Macerata, Treia, San Severino e Castelraimondo. E’ solo l’inizio di un percorso di confronto e di crescita fra docenti e dirigenti scolastici che vogliono riscoprire il gusto di discutere insieme dei temi dell’educazione e dare voce ai bambini e ai ragazzi. Un’iniziativa di grande attualità che ben si inserisce nel contesto di cambiamento che sta interessando la scuola, a cominciare dalla Primaria, dove non ci sono più i voti e il sistema di valutazione è in fase di trasformazione, nell’ottica di far crescere alunni sempre più consapevoli e ricchi di competenze in un ambiente democratico e sempre più inclusivo.
L’associazione è aperta a tutti gli insegnanti e dirigenti della provincia, anche a coloro che sono in pensione. Il prossimo incontro è fissato per il 28 aprile, mentre la prima iniziativa pubblica messa in calendario sarà a settembre e riguarderà la presentazione del libro di Rinaldo Rizzi dal titolo “L’ideale e l’impegno”, che restituisce un’immagine completa e appassionante della vita di Giuseppe Tamagnini.

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