lunedì, Dicembre 23, 2024

Donacibo, carico di 700 chili al Convitto
«Costruiamo pace nella quotidianità»

MACERATA - La scuola ha accompagnato l'adesione all'iniziativa con musica, poesie e messaggi

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“Note e Parole per la Pace” accompagnate da gesti concreti.  La giornata del 24 marzo è stata dedicata dal Convitto Nazionale “G. Leopardi” di Macerata all’iniziativa “Donacibo”, promossa dal Banco di solidarietà sezione di Macerata in collaborazione con la Federazione nazionale banchi di solidarietà: gli studenti e le studentesse hanno accolto con vero entusiasmo l’iniziativa, donando con generosità alimenti non deperibili, che verranno successivamente distribuiti alle famiglie bisognose della nostra zona. Il Convitto ha voluto accompagnare l’iniziativa con un momento di riflessione e con la bellezza della musica: segno di speranza e di auspicio che le bambine e i bambini oggi in fuga dalla guerra possano presto sentire nuovamente il suono della “campanella” nelle loro scuole.
dona_cibo_convitto-1-1024x768Alla presenza della rettrice Annamaria Marcantonelli e di tutti gli alunni e le alunne, che nell’occasione indossavano magliette con scritte recanti messaggi di pace, l’orchestra delle classi seconde ha suonato l’inno nazionale ucraino, del quale è stato letto il testo che parla di pace e di fratellanza. È seguita l’esecuzione di brani di canzoni, alternata dalla lettura di poesie e di pensieri scritti dai ragazzi e dalle ragazze.

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La vice sindaca Francesca D’Alessandro

Nell’occasione, sono intervenuti il Garante regionale per i diritti della persona Giancarlo Giulianelli, la vicesindaca Francesca D’Alessandro, la presidente della Sezione Unicef di Macerata Patrizia Scaramazza, il responsabile del Banco di solidarietà Paolo Cesanelli, che hanno salutato i ragazzi e le ragazze, sottolineando l’importanza della loro presenza e del loro contributo, per la costruzione di una cultura di pace.

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Giancarlo Giulianelli, Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

«Da parte loro – si legge in una nota della scuola –  i ragazzi e le ragazze hanno risposto in modo molto concreto. Al termine dell’evento, infatti, insegnanti e alunni hanno suddiviso e inscatolato tutte le confezioni di cibo raccolto: un “carico” di circa 700 chili., da destinare a chi, purtroppo, ancora oggi, soffre per la mancanza di cibo. Come ricorda la Costituzione Unesco del 1945, citata dall’invito predisposto per l’evento: “Poiché le guerre nascono nella mente degli uomini, è nella mente degli uomini che si devono costruire le difese della Pace”. Questi ragazzi e ragazze ci hanno messo non solo la mente, ma anche le mani e il cuore, dando al loro gesto un significato profondo: dimostrando che la pace si costruisce a partire dall’educazione e dalla sua quotidianità».

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