lunedì, Dicembre 23, 2024

«Giornata della memoria,
l’umanità fa i conti con se stessa»

SCUOLA - Le celebrazioni del 27 gennaio all’Istituto Tecnico “Antinori” di Camerino e nella sua sede staccata Matelica

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Studenti e studentesse dell’Itc Antinori

«La struggente colonna sonora di Schindler’s list ha fatto da sfondo alla lettura degli articoli delle leggi istitutive del Giorno della Memoria a oltre 60 anni dai tragici eventi della Shoah a dimostrazione di quanto sia difficile per l’umanità fare i conti con se stessa. con la propria sporca, sporchissima coscienza». Così l’Istituto Tecnico “Antinori” di Camerino (e la sua sede staccata Matelica), il 27 gennaio ha celebrato il Giorno della Memoria coinvolgendo tutti gli studenti e le studentesse dell’Istituto in una diretta streaming da Camerino cui hanno assistito tutte le classi e che quindi ha raggiunto quante più giovani coscienze possibili.
Il preside Francesco Rosati ha aperto la manifestazione ricordando i tratti essenziali della persecuzione che si ingenerò nei confronti degli Ebrei e di altre minoranze, come ad es. gli Zingari, anche per l’indifferenza delle classi sociali di allora, mentre la vita pone l’esigenza e la necessità di scelte chiare e consapevoli che si possono fare con la conoscenza di fatti e situazioni su più livelli, da quello storico, a quello culturale, a quello artistico. Quindi ha invitato a porsi in maniera critica e documentata di fronte a fatti ed eventi, sia storici che attuali in maniera, un domani, di fare scelte coscienziose e meditate. Il professor Stefano Baioni ha sottolineato poi come il nazismo con la sua brutalità riuscì a distruggere ed annullare le coscienze, sia dei perseguitati condotti alla distruzione che dei loro aguzzini ed esecutori e di quanto sia profonda la riflessione che il Giorno della Memoria consegna ad ognuno di noi. Nando Cingolani, presidente della Sezione di Matelica dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra (Anmig), la cui missione è oggi quella di trasmettere la memoria dei Mutilati e Invalidi di Guerra alle giovani generazioni è intervenuto con una dettagliata relazione sulle “Origini della Shoah”. «La crudeltà del regime nazista  – ha sottolineato – non basta a spiegare del tutto il perché della furia che investì gli Ebrei. Ed ecco allora che la relazione sulle origini della shoah fa un’analisi delle cause remote, es. l’antigiudaismo della chiesa, la ghettizzazione degli Ebrei e delle cause recenti, alcune delle quali come razzismo, antisemitismo, eugenetica nazista, che singolarmente non erano così devastanti, ma che in uno Stato totalitario come quello nazista si combinarono in un risultato micidiale come la Shoah, con lo sterminio sistematico degli Ebrei, interrotto solo, per fortuna, dalla rovinosa caduta del regime hitleriano ad opera degli eserciti alleati».
MEMORIA-1-1024x576La professoressa Lina Menichelli, nel suo intervento, ha descritto in maniera dettagliata il triste ruolo che anche l’Italia di allora ebbe nella persecuzione degli Ebrei italiani e di tanti altri oppositori dei nazifascisti. Con un’ampia relazione sui campi di concentramento italiani gli studenti hanno così potuto constatare che eventi di sterminio che potrebbero apparire lontani e remoti (Germania, Polonia, Russia), hanno le loro radici anche nel quotidiano dei loro nonni e bisnonni, nelle nostre terre, negli stessi paesi dove oggi magari si va a divertirsi o in vacanza. Sono stati poi presentati due audiovisivi realizzati dagli studenti e dalle studentesse nei quali la musica e le immagini rendevano con efficacia le drammatiche esistenze spezzate nei campi di sterminio. Sono seguiti degli interventi mirati e molto riflessivi messi a punto da altri studenti dei due plessi scolastici di Camerino e Matelica dell’ITCG “Antinori”, tratti dalla testimonianza di Liliana Segre, senatrice a vita, deportata da bambina ad Auschwitz, dalle opere sulla Shoah di Primo Levi, altro testimone dei campi di sterminio e da documenti storici che hanno completato una proficua mattinata di riflessione e di approfondimento della conoscenza di ciò che di terribile avvenne con lo sterminio di milioni e milioni di innocenti che ci consegnano un’eredità morale e un impegno civile, affinché il loro sacrificio non sia dimenticato e sia di monito perenne per il futuro.

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