martedì, Dicembre 10, 2024

Il teatro antico, Dante
e 23 studenti e studentesse sul palco
per una atmosfera paradisiaca

URBISAGLIA - Applausi scroscianti per la messa in scena dello spettacolo scritto e interpretato da attori e attrici del liceo artistico "Cantalamessa"

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Grande successo sabato sera per lo spettacolo “Trasumanar …oltre Dante” nella splendida cornice dell’anfiteatro romano di Urbisaglia con la regia dell’educatrice teatrale Fabiana Vivani. Un pubblico molto attento e in rispettoso silenzio durante lo spettacolo si è lasciato andare ad entusiasmo e ad un clamoroso applauso al termine del viaggio di Dante alla visione del “Valore infinito”. I 23 giovanissimi attori, studenti e studentesse delle classi quarte e quinte del liceo artistico “Cantalamessa” hanno saputo tenere desta l’attenzione degli spettatori permettendo loro di essere coinvolti emotivamente in un’atmosfera Paradisiaca.

9f475b2c-2cc4-48b7-a492-f8222178807e«Un percorso che ha coinvolto mente, anima e corpo – uno dei commenti alla fine dello spettacolo -. Bravissimi i ragazzi, molto preparati, e bravissimi gli insegnanti e la regista anche per la scelta dei canti, bellissime le istallazioni nel percorso sensoriale esterno all’anfiteatro. E la scena finale, spontanea, ha testimoniato uno spirito di coesione…non trovo le parole per esprimerlo…ma è stato il riscontro più vero della riuscita del lavoro, e penso, la gratificazione più grande per tutti coloro che hanno portato avanti questo progetto, nonostante il periodo. Bravi, Bravi, Bravi».  E ancora: «Una regia e drammaturgia straordinarie. Interpretazione degli studenti da attori professionisti, notevole ed impattante la scenografia. Sono rimasto a bocca aperta per un’ora e mezza». «La scrittura del copione è stata significativa, credo che sia stato fatto un lavoro di elevata professionalità. Riscrivere Dante non è per tutti. Meravigliosi i ragazzi e la relazione costruita dalla regista con loro. Si è percepito sin da subito il lavoro immenso che è stato fatto. Magistrali tutti».

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Il percorso del viaggio è stato studiato con attenzione: lo spettatore appena entrato nell’area intorno all’anfiteatro è stato catapultato in un’immersione purificatoria nei fiumi, il Lete’ e l’Eunoe’ del Paradiso terrestre prima di appressarsi alla visione di Dio all’interno, nel Paradiso celeste. Installazioni digitali hanno permesso questo bagno nelle acque limpide e rigeneranti dello spirito, mentre giovani anime sulle cui vesti erano proiettate immagini naturali, con armonia facevano la mimesis dell’acqua. Una volta accomodati dentro l’anfiteatro si è assistito all’ultima fase del viaggio tutto umano di Dante, che dopo aver invocato l’aiuto delle Muse ed Apollo, incontra anime straordinarie proprio per aver vissuto la propria esistenza con pienezza, tra gioie e sofferenze. Significative le figure di Piccarda Donati e Costanza D’Altavilla e quella di San Tommaso che, esaltando la povertà di San Francesco, ha fatto riflettere sul senso della vera ricchezza, e Cacciaguida, antenato di Dante, che soffermandosi sull’effimero e fugace trascorrere dei beni mondani, ci ha portato ad interrogarci sulla vera essenza della vita.

63de5cc2-012b-4434-8795-676632a61d1eIl copione teatrale non poteva concludersi senza il 33° canto in cui il mistico San Bernardo, toccante l’interpretazione, invoca la Vergine per permettere a Dante di congiungersi con Dio. I giovani attori, per molti questo è stato il battesimo del palco, sono stati tutti straordinari e professionali, impeccabili nella recitazione ed interpretazione. L’esperienza è stata per tanti profonda e particolarmente formativa: «Per me questo progetto ha significato tanto – ha commentato Selene Catena -, mi ha davvero aiutato sia ad avere più fiducia in me stessa, sia a tirare fuori aspetti del mio carattere che neanche io conoscevo. Inizialmente non avrei mai creduto di riuscire a fare tali passi ma poi mi sono ricreduta, mi sono sempre sentita bloccata in un modo o nell’altro e questo gruppo mi ha insegnato tanto. Qui ho trovato persone meravigliose che in un anno hanno saputo credere in me come io in 20 anni non ho saputo mai fare. Sono stata aiutata a crescere».

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Il progetto ha visto il coinvolgimento di tutte le sezioni del liceo e di tanti docenti ed allievi che hanno collaborato alla realizzazione e riuscita dello spettacolo nonostante le grandi difficoltà del periodo.
Al termine della rappresentazione la regista ha voluto presentare ogni singolo attore. Nel ruolo del coro delle anime: Caterina Meschini, Giulia Elezi, Veronica Fattori, Giulia Lattanzi, Selene Catena, Veronica Morelli, Diego Polverini, Gabriele Zittano; nel ruolo delle Muse: Valeria Montecchiari, Joselyn Fermani, Beatrice Gaspari, Chiara Corradini ,Jasmine Njimi , Carlotta Luchetti, Giorgia Petetta, Alessandra Salvucci, Esther Scuriatti; nel ruolo di Dante Emilio Mercanti; nel ruolo di Beatrice Emily Moretti; nel ruolo di Piccarda Donati Anastasia Del Monte; nel ruolo di Costanza d’Altavilla Giulia Allegri; nei ruoli di San Tommaso e San Bernardo Massimo Mogetta; nel ruolo di Cacciaguida Alessandro Iualè. Sono poi saliti sul palco il dirigente scolastico Claudio Mengoni e la professoressa Roserita Calistri che hanno ringraziato gli ospiti convenuti, l’amministrazione comunale di Urbisaglia, il sindaco Paolo Francesco Giubileo e l’assessore alla cultura Cristina Arrà e tutti i docenti ed alunni che hanno collaborato al progetto d’istituto.

Per la scenografia per la sezione Audiovisivo e Multimediale i professori Marco Bozzi, referente e direttore artistico, Matteo Antonini e le classi 4° e 5° E e 5° D che hanno curato le installazioni digitali. Per l’indirizzo Architettura e Ambiente i docenti, Loris Frenguelli, Martina Pesaresi ed Enrica Paduano che hanno realizzato i supporti per i monitor dei fiumi insieme agli alunni della classe 4° A. Per l’indirizzo Arti Figurative la docente di pittura Veronica Rossetti per le immagini, poi, digitalizzate di elementi naturali e gli alunni della 4° F Per l’indirizzo di Design Metalli i docenti Aurora Palazzetti e Marco Cingolani per le installazioni nel percorso sensoriale e gli alunni della classe 3° F Per i costumi le professoresse della sezione Design Moda Simonetta Palmucci ed Anna Maria Papetti e gli allievi della classe 4° C Per la scrittura del copione è stato fatto un gran lavoro sinergico tra la regista Fabiana Vivani e le professoresse di Lettere Paola Consolati e Roserita Calistri. Un ringraziamento è stato espresso anche a tutto il personale di segreteria, la Dsga Francesca Martello, al personale Ata e ai tecnici per la loro disponibilità. Già si pensa a repliche in altri importanti teatri poiché l’esito del progetto è stato oltre ogni aspettativa; il Liceo artistico di Macerata è l’unica scuola (non solo in ambito territoriale, forse anche nazionale) ad aver portato in scena uno spettacolo teatrale per i 700 anni della morte del Sommo poeta.

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