lunedì, Dicembre 23, 2024

“Resiliamoci”, in un documentario
le storie di vita nel cratere sismico (Video)

ONLINE il video-racconto realizzato da Lorenzo Raponi. A parlare sono bambini, bambine, genitori e educatori dai luoghi del sisma 2016, in un reportage che mostra le azioni di welfare sociale sviluppate dal progetto del Csv Marche

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La copertina del documentario

Bambini, bambine, madri, famiglie ed educatori che raccontano la loro vita nel cratere sismico delle Marche. E che giocano, crescono, studiano e imparano grazie al supporto del progetto educativo Resiliamoci. È ora online, in visione pubblica e gratuita, il nuovo documentario realizzato dal regista Lorenzo Raponi di OffiCine Mattòli, già autore del film Noci Sonanti.
Il video, realizzato in collaborazione col CSV Marche (Centro servizi per il volontariato) tra il 2020 e il 2021, mostra il post sisma dell’entroterra marchigiano da una prospettiva poco frequentata ma preziosa, quella delle bambine e dei bambini. E delle azioni di rete del welfare sociale realizzate dal Terzo settore per promuovere resilienza e contrastare il pericolo della povertà educativa, così reale in un’area dove la comunità è stata messa a durissima prova prima dal terremoto del 2016, poi dallo spopolamento e quindi dal Covid. Il video è prodotto da CSV Marche come attività di Resiliamoci, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, iniziativa “Aree Terremotate 2017”.

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Tolentino, attività di doposcuola nel centro la Sorgente

“Resiliamoci. Storie di contrasto alla povertà educativa nel cratere” è stato ideato con la collaborazione del giornalista Marco Benedettelli, già autore di reportage narrativi e addetto alla Comunicazione del progetto Resiliamoci per CSV Marche. Spiega il regista Raponi: «A parlare nel documentario sono educatori, genitori, bambini, operatori, immersi nell’entroterra marchigiano, coi suoi paesaggi ancora segnati dal sisma e in un orizzonte reso ancor più isolato dal Covid. Il racconto guarda ai contesti di maggiore fragilità con un taglio reportagistico, si è voluto portare alla luce una realtà complessa come quella di una comunità educante che resiste»”. Lorenzo Raponi, come si diceva, è già autore del documentario Noci Sonanti (premiato come miglior opera prima al Biografilm Festival di Bologna 2019) e membro dell’associazione di promozione sociale Officine Mattòli, primo centro di formazione cinematografica delle Marche, la cui settima edizione dei corsi è in partenza nel 2022.

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L’area container di Tolentino

Nel video, della durata di 18 minuti, viene documentata solo una piccola parte delle attività che Resiliamoci ha animato: il doposcuola per una famiglia che viveva nell’area container di Tolentino, l’assistenza educativa domiciliare per dei bambini e le bambine dell’area Sae di Camerino, il consultorio familiare a San Ruffino, Amandola e dei momenti di gioco nel centro estivo a Ortezzano. Le riprese sono state effettuate lo scorso anno, mentre gli interventi si rimodulavano a causa della pandemia. Ma le storie raccontate esemplificano lo spirito dell’intero progetto.

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Camerino, assistenza educativa domiciliare nell’area Sae

Resiliamoci dà supporto ai minori e alle famiglie di 62 Comuni del cratere sismico marchigiano e finora ha coinvolto direttamente oltre 500 bambini. Il progetto nasce nel 2017 grazie all’ente finanziatore Impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e fino ad agosto 2021 mette in rete quaranta partner, fra cooperative, associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, scuole, comuni e Ats nelle province di Macerata, Fermo e Ancona, con particolare riferimento a quelli dell’area del cratere.

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Ortezzano, campo estivo per i ragazzi

Il senso di questa azione di rete è restituito anche nell’intervista a Francesca Scocchera, di Cooss Marche Onlus, uno degli enti che insieme a Opera onlus (capofila di progetto) e CSV Marche ne hanno formato il gruppo di coordinamento. Spiega Scocchera:«Tutte le attività di Resiliamoci sono state realizzate con l’obiettivo di potenziare servizi che erano già in essere sul territorio, così da massimizzarne l’impatto, a favore delle comunità – e ancora – L’ambizione è che Resiliamoci abbia attivato associazioni e famiglie e lasciato un segno duraturo rispetto la consapevolezza delle loro possibilità, per la ripartenza di quei territori».

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Amandola, consultorio familiare a San Ruffino

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