lunedì, Dicembre 23, 2024

Paolo Roselli, allenatore di algoritmi
«Ho preparato la macchina
come fosse un piccolo umano»

RECANATI - Lo studente del 5B dell’istituto "E.Mattei” ha creato un sistema facilita la classificazione dei bollettini postali scritti a mano e ha vinto il secondo posto a S-Factor di  UniCam

 

S-factor-IIS-E.Mattei

Un exhibit virtuale sul tema della classificazione delle immagini, resa possibile dall’uso del machine learning: è questo il progetto “The Classification Game” con cui Paolo Roselli, studente della 5B dell’istituto “E.Mattei” di Recanati si è aggiudicato il secondo posto alal sesta edizione di SFactor, il contest regionale dell’università di Camerino dedicato alla comunicazione scientifica e rivolto alle scuole secondarie di II grado. 

L’esperimento scientifico nasce dall’esperienza di Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) di Paolo Roselli nell’azienda informatica DoIT s.r.l. di Fabriano. L’azienda ha posto come obiettivo il miglioramento della qualità di lavoro di un operatore della “Lega del filo d’oro” che si occupa di controllare i bollettini postali arrivati a seguito delle donazioni.

pc-algoritmo-immagini

Paolo, guidato dal tutor aziendale, ha sviluppato un modello di classificazione delle immagini che permette di mostrare velocemente e “intelligentemente” i bollettini scritti a mano, i più difficili da ordinare. Il modello progettato ha dovuto apprendere come si potevano riconoscere i bollettini scritti: ma come è stato possibile? Paolo “ha allenato” la macchina come fosse un “piccolo umano” alla scoperta del mondo e fa esperienza tramite l’azione ripetuta.

Durante l’exhibit presentato a SFactor, Paolo ha mostrato lo studio e i risultati in modo semplice attraverso un gioco in cui si mettevano a confronto le capacità di classificare delle foto (i bollettini) “manualmente” oppure usando l’algoritmo. Il visitatore/giocatore doveva classificare una serie di foto in 15 secondi, e al termine valutare quanti bollettini era riuscito a classificare e quanti errori aveva commesso. L’algoritmo si è dimostrato più veloce ed efficace, ponendo ancora una volta la questione: la macchina vincerà sull’uomo? Saremo sostituiti dagli algoritmi?

 

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