lunedì, Dicembre 23, 2024

Passeggiata nel giardino della biodiversità
«La cura per l’ambiente
è rispetto per noi stessi»

CIVITANOVA - Un parco urbano naturalistico a disposizione di tutti per salvaguardare la diversità biologica delle specie. Il progetto del liceo "Da Vinci" è realtà e ora i ragazzi e le ragazze tornano a chiedere il parco urbano su via Mandela. L'encomio del dirigente dell'ufficio scolastico Roberto Vespasiani: «Siate voi custodi del mondo»

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di Laura Boccanera

Ci sono le tamerici, le piante officinali, la casette per pipistrelli e i nidi per i passeri e le altre specie di uccelli, ma anche gli “hotel” per le api e lecci, prugni selvatici e un giardino “letterario” con rose e cipressi.

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Da sinistra il docente Davide Fiacchini, la dirigente Valentina Cannizzaro e il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Roberto Vespasiani

E’ il giardino urbano, un percorso naturalistico ideato, realizzato e mantenuto in vita dai ragazzi del liceo scientifico Da Vinci di Civitanova che fanno anche da guide ed esperti ciceroni botanici. Un’iniziativa legata ad un concorso vinto 3 anni fa e che è cresciuta nel tempo fino a rendere l’anello attorno alla scuola un vero e proprio giardino botanico non solo bello e buono, ma soprattutto utile alla biodiversità. E non è un caso che l’inaugurazione è avvenuta proprio oggi, giornata mondiale della diversità biologica. E il sogno di questi ragazzi e ragazze, guidati dalla competenza e passione del professor David Fiacchini si allarga alla città: realizzare un bosco urbano nel fazzoletto di terra di via Mandela, tra la palazzina studenti e anziani e la scuola media Annibal Caro, con uno stagno laghetto per la fauna anfibia e con piante e specie autoctone. Con un appello all’amministrazione affinché dia una risposta concreta concedendo la possibilità alla scuola di utilizzare quello spazio attraverso una convenzione. Una richiesta fatta già da alcuni anni, ma che non ha mai avuto una risposta. Alla presentazione questa mattina hanno preso parte la preside Valentina Cannizzaro, il dirigente dell’ambito scolastico territorio dell’ufficio di Macerata Roberto Vespasiani, il docente che ha seguito e curato il progetto David Fiacchini, la consigliera provinciale Rosella Ruani, Marco Pietroni di Wwf Ancona Macerata e Giorgia Belforte del circolo Legambiente Civitanova. Assente l’amministrazione comunale di Civitanova, come fatto notare dalla stessa Giorgia Belforte: «Qui manca qualcuno che doveva esserci. L’assenza di un rappresentante dell’amministrazione, del sindaco o dell’assessore all’ambiente è una mancanza di rispetto «verso la scuola, verso i ragazzi e di sensibilità nei confronti dell’ambiente». Assenza che non ha però fiaccato l’entusiasmo dei ragazzi e delle ragazze che con passione e davvero competenza hanno realizzato  un piccolo tesoro botanico che, come guide esperte raccontano ai gruppi di visitatori.
«Oggi inauguriamo questo percorso naturalistico nato all’interno del progetto Cluana urbane nature che nel 2018 ha vinto un premio con finanziamento di 1000 euro con cui siamo riusciti a mettere a dimora piante autoctone e casette nido per gli uccelli – ha sottolineato la preside Valentina Cannizzaro – il bello di questi progetti è che la scuola si fa portavoce di un importante messaggio: se rispettiamo l’ambiente in cui viviamo rispettiamo noi stessi».parco-scuola-da-vinci-biodiversita-via-mandela-civitanova-FDM-5-325x217 Realmente colpito e ammirato dal progetto il dirigente dell’ufficio scolastico Roberto Vespasiani che ha speso per i ragazzi e le ragazze del liceo parole di encomio: «Il problema degli uffici è che non ci sono né ragazzi né bambini ed è meno stimolante rispetto alla vita della scuola di tutti i giorni – ha esordito -mi piace immaginare che i ragazzi siano coloro che porteranno sulle spalle il nostro mondo con delicatezze che oggi non vengono colte. Nella mia precedente attività di insegnante e ancora prima nei movimenti giovanili, facevo parte di Kronos 1990 e questa data rappresentava un limite invalicabile. Pensavamo che fosse la data oltre la quale non potevamo andare per avere speranza di cambiare le cose. Ebbene, sapere che in un istituto scolastico si studia la sostenibilità dell’ambiente in maniera curriculare fa pensare che i nostri giovani cresceranno con una maggiore percezione di questo luogo. Questi ragazzi ci fanno ben sperare. Quando un uomo con la cravatta come me incontra un ragazzo coi jeans strappati ha i giorni contati. Il tempo è vostri ragazzi siate voi i custodi del nostro mondo». Al termine dei saluti i ragazzi e le ragazze  hanno fatto da guide ai presenti all’interno dell’anello naturalistico che parte dall’ingresso del liceo con l’osservazione del pruno selvatico, passando per la ginestra officinale, la lavanda, il mirto, il rosmarino e la camedria femmina. Nel parco sono presenti 3 nuove casette per gli uccelli, 2 bat box e 2 bee hotel per gli insetti. Tra le piante messe a dimora corbezzoli, lecci, querce fatte nascere dalle ghiande e piante sul lato ovest della scuola per formare una siepe con tamerici, biancospino e agazzino. Tutto il progetto inoltre contribuisce attraverso la piattaforma Inaturalist a condividere informazioni sulla presenza di specie animali presenti, arricchendo le informazioni del portale e mettendole a disposizione di tutta la comunità scientifica. Su change.org è anche attiva una petizione per sottoscrivere la richiesta di creazione del parco urbano su via Mandela.

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Maria Albulescu

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