lunedì, Dicembre 23, 2024

La moda di primavera, Federica Bellesi
«Colori pastello, salopette e abiti retrò:
non smettiamo di farci belli e belle»

I CONSIGLI a ragazzi e ragazze che, nonostante il periodo difficile, vogliono continuare a sognare anche attraverso gli abiti nell'intervista alla stilista maceratese

 

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Federica Bellesi mentre lavora

di Faryal Zulfiqar*

«Non smettiamo di farci belle». E’ il consiglio di Federica Bellesi, stilista maceratese per questo periodo caratterizzato dalle restrizioni anticontagio. Il suo brand è nato nel 2014, ha vestito grandi attrici di Holywood e calcato le più famose Fashion week da Milano a Pechino. Appassionata al suo lavoro, la stilista svela le tendenze per ragazze e ragazzi della prossima stagione ma soprattutto invita a giocare con la moda per raccontarsi. «Credo fortemente che la moda sia espressione dell’individuo, ognuno esprime se stesso, e il
Suo modo di essere attraverso l’abito che sceglie di indossare. La mia mission è proprio quella di aiutare la mia cliente a raccontare di se stessa al mondo realizzando abiti che profumino della propria essenza».

Qual è il suo processo di realizzazione dei vestiti?
«Quando mi chiedono quale sia il processo creativo nascosto dietro ogni mia collezione, rispondo sempre che vado controcorrente. Non è mai stato, e mai lo sarà, mio vizio disegnare le collezioni prima di realizzare. Io parto sempre dalla scelta dei migliori tessuti italiani. Credo sia il passo fondamentale, se sbagli tessuto, sbagli l’intera collezione.
Mi piace toccarli, entrare in sintonia con il tessuto, respirare l’essenza che mi trasmette e poi scegliere quelli più adatti per raccontare al mondo una storia. Ogni mia collezione racconta una storia, e credo che il fascino sia racchiuso in questo .
Dopo la scelta dei tessuti passo direttamente alla realizzazione dei campioni. Sono una stilista visionaria pertanto il disegno, come già detto, non lo reputo parte importante per il mio processo creativo. Toccando il tessuto riesco già ad immaginare quale sarà il modello da crearci».

federica_bellesi-3Da cosa prende ispirazione?
«Quando penso alle mie collezioni, la prima parola importante che seguo è “emozione.”  La moda è emozione e quindi i capi che vado a creare devono emozionare e sorprendere. Soprattutto in un periodo difficile come questo, dove abbiamo bisogno di sognare ed io cerco di dare il mio contributo creando abiti che stupiscano e che anche solo per un istante lascino accantonare i pensieri tristi che tutti abbiamo».

Cos’è che dà quel tocco di originalità alle sue creazioni?
«il tocco di originalità credo sia dato dal mix di tessuti e texture che vado a scegliere. Voglio che i miei tessuti siano particolari. Tessuti che lascino sognare, e che facciano innamorare. Non amo troppo i tagli negli abiti e credo che il mio segreto sia racchiuso in questo: lascio “respirare” il tessuto Voglio che emani profumo e per far questo adotto sempre volumi importanti e tessuti che al tatto innamorano».

Come si approccia alle nuove tendenze?
«Sono sempre stata aperta alle tendenze che ci arrivano dai piani alti. Ma poi mi piace impormi con carattere dettando io le leggi per chi segue il mio brand».

Ha dei tessuti o dei colori che predilige oppure cerca di sperimentare?
«Mi piace sperimentare ma rimando fedele ai miei amatissimi colori pastello, soprattutto per le collezioni primavera estate. Mi emanano emozioni pertanto in ogni mia collezione oltre ai colori tendenza, immancabili sono il bianco, il rosa, il Carta da zucchero ed il Tiffany.»

federica_bellesi-2Come definisce il suo stile?
«il mio è uno stile intramontabile, che trae ispirazione dai capi icon adatti a tutte le donne che vogliono accentuare la propria femminilità. Tessuto esclusivi, cura del dettaglio, sensualità raffinata, romanticismo ed un pizzico di trasgressione. Questi sono gli ingredienti che caratterizzano lo stile del mio brand».

Quando ha deciso di intraprendere il percorso da stilista?
«in realtà nel mio cuore l’ho sempre saputo che la vita mi avrebbe portato ad essere oggi quella che sono. Tanti sacrifici ho fatto per arrivare fin qui, e alla porta c’è ancora un’immensa salita che mi aspetta. Diciamo però che come data ufficiale il mio brand è nato nel 2014 e da lì in poi la mia vita è stata e continua ad essere battito di cuore, pura emozione, non posso che esserne grata».

Quali sono i suoi consigli per la moda primaverile di ragazzi e ragazze?
«Ci aspettano mesi strani e forse ancora difficili. Ma ciò che dico da tempo è che non dobbiamo smettere di farci belle. La moda nonostante il periodo, non smette di farci sognare.                                                                        Noi stilisti ci stiamo Impegnando davvero molto, per continuare ad emozionare, perché non vogliamo assolutamente che anche le tendenze vadano in quarantena.
Perciò per questa primavera\estate 2021, vedremo il completo maschile che si fa casual ed il mix e match più estremo. Volumi aderentissimi e sovrapposizioni concettuali.
Torna il tessuto lucido in seta o similari, la lingerie si fa sempre più a vista con forme ampie e comode . Abiti, felpe e pantaloni tutti pensati per essere indossati sia a casa sia fuori. C’è un ritorno del camoscio utilizzato per look boho chic.
I pantaloncini diventano corti o addirittura cortissimi da abbinare a camice over, maglioni o bluse. E per non dimenticarci di brillare, grandi protagoniste, con stile, saranno le paillettes in abbinamento al Denim o su mini dress ready to party. Per quanto riguarda il denim, vedremo tornare un capo che sa d’infanzia: la salopette».

Quali sono i colori o il pezzo immancabile?
«Tra i color di questa primavera/estate 2021, largo spazio al giallo pastello. Ma anche alle nuance del rosa e dell’azzurro. Colori polverosi ma avvolgenti, come un velo di blush. Oltre alle tinte pastello, troveremo un passionale e vivo rosso. Sì a quadretti vichy e check colorati e sì anche al ritorno degli abiti ad uncinetto dal sapore retró.»

*Faryal Zulfiqar, studentessa del liceo artistico “Cantalamessa” di Macerata (Articolo realizzato nell’ambito del progetto “Alternanza scuola lavoro)

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