lunedì, Dicembre 23, 2024

Non avete ancora fatto l’albero?
Istruzioni per i ritardatari

MUSEO DELLA SCUOLA - Un tutorial per realizzare magnifiche decorazioni con i vostri bambini… ancora una volta a costo zero e con gli ingredienti già pronti nelle nostre cucine

a cura di Logo_MDS_Unimc

Avete già fatto l’albero? “Ma certo che si!” risponderete tutti: siamo già a dicembre! Quella dell’albero di Natale è una consuetudine a cui, ormai, i bambini di tutto il mondo sono molto affezionati. E in Italia, tradizionalmente, questo rito si rinnova ogni 8 dicembre, giorno dell’Immacolata. Ma in realtà è possibile addobbare l’albero anche nei giorni precedenti, giacché questo evento può essere legato a vari momenti e ricorrenze del calendario.

natale_museo_scuola-1Ad esempio a Milano l’albero si prepara il 7 dicembre, giorno di S. Ambrogio che è il patrono della città; a Bari invece, il 6 dicembre che è il giorno del patrono San Nicola. A Macerata l’albero – quest’anno bellissimo e high-tech, ma soprattutto amico della natura perché nessun abete è stato tagliato – è stato acceso il 5 dicembre ovvero il sabato della prima settimana dell’Avvento! In altre città ancora, come nella bella Taranto, l’albero si prepara il 22 novembre, festa di Santa Cecilia.

natale_museo_scuola-2-192x300Ma… se non avete ancora realizzato l’albero in casa vostra, sappiate che siete ancora in tempo!
Potete infatti scegliere le prossime date, ugualmente importanti e molto evocative che ancora ci aspettano nei giorni che seguono: e tutte perfette per fare l’albero. Volete un esempio?

Una data gettonatissima – soprattutto nelle regioni del Nord Italia e nei paesi nordeuropei – è il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia. Lucia è una santa cristiana, una giovine siracusana che subì il martirio sotto i Romani, come rappresentato in un bellissimo bellissimo dipinto conservato nella vicina Fermo, presso il Palazzo dei Priori. Lucia è considerata la “santa della luce” – a motivo dell’etimologia del suo nome: “lux” vuol dire luce – e nel mese di dicembre, questa santa diviene la versione nordica di babbo Natale.

natale_museo_scuola-4-194x300Difatti, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre nelle case svedesi – ma anche in Trentino e nelle province di Udine, Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Verona – si ode un dolce tintinnio di campanelli: è il segnale che la santa sta girando sul suo asinello per portare giocattoli ai bambini. Come ringraziamento, i bambini preparano latte e biscotti per Lucia assieme a un piatto di farina e una carota per l’asinello.
In Svezia e in Danimarca, la mattina del 13, invece, sono i bambini e le bambine a fare un dolce regalo ai genitori: dopo aver indossato una tunica bianca, tutti i bambini di casa – guidati dalla figlia maggiore che ha in capo una coroncina con 7 candele – svegliano i genitori portando in dono latte e biscottini. Un modo molto dolce per dire ai genitori “vi vogliamo bene”. Non è questo il momento più bello per fare tutti assieme l’albero?

Ma c’è ancora un altro giorno per preparare il vostro albero.
È la data del solstizio d’inverno, che cade tra il 21 e il 22 dicembre.

natale_museo_scuola-3-300x191Si tratta di una data che l’umanità celebra fin dai tempi antichissimi poiché in questi giorni avviene il fenomeno del solstizio invernale. Solstizio significa letteralmente: “il sole si ferma”: in questo giorno dell’anno infatti, nel nostro emisfero si ha il giorno più breve (solo 9 ore di luce) e la notte più lunga dell’anno: quasi 15 ore! Gli antichi credevano che in questa notte speciale il sole s’indebolisse fino a morire… il terrore di una fredda notte senza fine però scompariva quando, la mattina dopo, il sole sorgeva di nuovo, più bello e forte di prima. Questo è il motivo per cui il 25 dicembre è festeggiato da tempi immemorabili e da tutti i popoli della terra come la festa del Natale che è la nascita della luce e della vita.

natale_museo_scuola-5-300x205Dunque il 21 o il 22 dicembre sono giorni perfetti per preparare l’albero.
In passato, in questi giorni che precedono la Vigilia, ci si recava nei boschi per tagliare un abete.
Quest’albero è sempre stato preferito poiché – al pari degli altri “sempreverdi” natalizi (come l’agrifoglio, il pungitopo, il ginepro, il pino, il corbezzolo e la verbena) – non perde le foglie d’inverno e per questo è considerato simbolo di vita, felicità e abbondanza. Oltre a collocare nell’angolo più bello della casa, con i rami si creavano ghirlande portafortuna da appendere alle porte – proprio come facevano gli antichi Romani che fissavano rami di pino all’ingresso delle abitazioni

Perciò se (come noi) siete tra i ritardatari dell’Albero di Natale, potete tranquillamente mettervi all’opera in questi giorni.

A questo scopo vi regaliamo un semplice tutorial per realizzare eleganti decorazioni natalizie – bianchissime come la neve – insieme ai vostri bambini.
Se andate sulla pagina Facebook del Museo della Scuola vi troverete il tutorial, con l’elenco degli ingredienti (sono già tutti in dispensa: la cucina della mamma è piena di tesori!) e le istruzioni per creare le vostre decorazioni – da appendere a un albero vero, di plastica, di cartone, di corda o… semplicemente disegnato sul muro.

Per festeggiare il vostro Natale con fantasia e creatività.

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