di Elisabetta Pugliese
«Molti allievi dopo il Coronavirus volevano lasciare la danza, perché il periodo duro ha provato un po’ tutti. C’erano poco entusiasmo e scoraggiamento generale, ma dopo questa giornata trascorsa insieme, grazie anche all’aiuto dei tre insegnanti di fama internazionale, ragazzi e ragazze, bambini e bambine hanno ritrovato la carica per proseguire a ballare. Sprizzavano gioia da tutti i pori». Così Olta Shehu, insegnante di danza, racconta l’evento che si è tenuto nei giorni scorsi al Palavirtus di Macerata: assieme alla Virtus Ginnastica “E. Pasqualetti”, sono state ospitate delle lezioni di danza moderna, con Kledi Kadiu, danza classica, con Bernard Sheu, e hip hop, con Giorgia D’Emidio. Hanno partecipato allievi dai 6 anni in su, in due lezioni per ogni disciplina, una per ogni fascia di età, fino agli 11 anni e dai 12 in su, per un totale di circa otto ore all’insegna della pura danza.
L’entusiasmo dei giovani è stato travolgente, molti hanno addirittura portato il pranzo al sacco per poter partecipare alle lezioni di tutte e tre le discipline: «Durante la quarantena ci siamo inventati di tutto – racconta Olta Shehu – chi ballava su una sedia in casa, chi inventava coreografie con ciò che aveva in una stanza. Noi insegnanti inviavamo degli spunti, dei video e degli esercizi, per poter dar loro speranza anche a distanza. Dopo il Coronavirus è stato bello ritrovarsi tutti insieme – commenta – c’era una grande energia, siamo tutti rinati, anche le famiglie sono state molto entusiaste di quello che abbiamo fatto, grazie anche ad uno spazio grande che ci ha concesso di rispettare tutte le regole di sicurezza e di distanziamento sociale». La danza non si ferma, e non solo grazie agli insegnanti, agli allievi e alla loro passione. Kledi Kadiu, Bernard Shehu e Giorgia D’Emidio hanno tenuto fortemente a ringraziare i genitori per il sostegno che danno ai giovani ballerini, per i sacrifici economici e di tempo che fanno pur di far appassionare i loro figli a questa forma d’arte.